C’é un Sax nel Parco Valle del Cosia

C’é un Sax nel Parco Valle del Cosia


Beppe Reynaud ci comunica che:

l gruppo dei volontari di Ponzate,

dopo l’intervento di ripristino della conduttura che ha riportato l’acqua della sorgente alla fontana, ( ed in futuro al lavatoio) si é dedicato al sassone
è stato ripulito, e poi ricostruito il sentiero di accesso rimasto sepolto da detriti e rifiuti

dobbiamo inserire nelle mappe del pvc la posizione
l sassone è un grosso masso erratico caro ai ponzatesi, prima in mezzo ad un prato era meta di gite e giochi, poi si è completamente imboscato

io ci andavo con mio nonno a prendere il sole

mentre il signor Ermanno Trombetta, autore della foto del Sax, ci spiega come trovarlo:

Il sentiero è percorribile da Chiassino partendo dalla Chiesetta,
alla biforcazione dopo circa 1 Km. seguendo il sentiero a sinistra si arriva
al torrente proprio all’altezza del sassone.
attraversato il torrente salire verso il rudere della chiesetta del cimitero.
purtroppo la zona è una discarica a cielo aperto ….
Attilio e compagnia cercheranno di sistemare…
(già segnalata al Comune -Sindaco- e alla Provincia
affinché pongano qualche cartello o una rete di protezione).

E’ proprio magnifico, uno splendido masso erratico che arrichisce ancor più il Parco valle del Cosia!


Siccome sono democratico, comando io!

Trascriviamo il resoconto del consiglio comunale di Como del 21 aprile 2009, come reso da Ecoinformazioni. Evidenziamo il passo relativo al Parco della Valle del Cosia, permettendoci di sottolineare le squisite doti di savoir fare dei rappresentanti istituzionali del Comune di Como.

MARTEDÌ 21 APRILE 2009 ORE 19.28
22540 (POLITICA/ CONSIGLIO COMUNALE/ COMO) Nella seduta del 21 aprile Bocciati quasi tutti gli emendamenti proposti dalle opposizioni, passa solamente una dichiarazione di principio sulla vita indipendente per i disabili. Gli extracomunitari continueranno a non poter fare “assembramenti” nei parchi cittadini.
[…]

Non è stata approvato nemmeno il Parco locale di interesse sovracomunale del Cosia. Mario Lucini, Pd, ha proposto per la seconda volta la proposta di attivare le procedure per istituirlo, così come stanno già facendo i Comuni di Tevernerio, di Albese con Cassano e di Albavilla. Lapidaria la risposta del sindaco «Il parere è contrario rimandando alle motivazioni dell’anno scorso». Un’affermazione che ha fatto sbottare al proponente «mi aspetteri un briciolo di rispetto in più» causando la replica del sindaco «la riproponi ogni anno!».

[Michele Donegana, ecoinformazioni]

Insomma, Siccome sono democratico, comando io. (Antonio De Curtis, ^Totò^, in La Cambiale)


Como: le macine del Mulino Beretta e le mostre macina-soldi

Como: le macine del Mulino Beretta e le mostre macina-soldi

Mentre le macine del Mulino Beretta, l’ultimo e quindi unico, mulino pressoché integro rimasto sul territorio del comune di Como, non macinano più, questa sera il consiglio comunale deciderà di macinare in tre anni, ben unmilionduecentomilaeuro per l’allestimento di tre mostre a Villa Olmo. (Ma queste mostre, “si tengono” tra di loro, sono parte di un scelta valutata e studiata, hanno qualche riferimento con Como?).

In realtà l’esito della delibera non è certo: presentata dall’assessore Gaddi in Giunta e, qui stoppata perché ritenuta troppo onerosa per le finanze del Comune, su iniziativa di alcuni consiglieri dell’area Liberal di Forza Italia verrà discussa questa sera dall’intero consiglio. Il quotidiano La Provincia parla di “Alleanze trasversali per le grandi mostre” dando per deciso il voto favorevole delle minoranze. Sempre La Provincia ci informa che il capogruppo del PD Luca Gaffuri, difende la delibera e richiama la maggioranza a quanto promesso in campagna elettorale mentre Sapere chiede alla giunta di risparmiare su altre voci in modo da reperire i fondi.

Certo un bel grattacapo per il sindaco che si troverebbe a dover dare esecuzione ad una delibera che non condivide e che rischia di passare grazie ai voti della minoranza. Pare che AN si stia muovendo per trovare un punto d’incontro su una cifra inferiore ai 400, ma superiore ai 280 mila euro. Questa sera sapremo come va a finire. Gaddi difende “la sua creatura”: Villa Olmo centro espositivo. Certo la cornice è splendida ed è una strada già praticata da altre città lacustri, si pensi a Lausanne con la sua splendida Fondation de l’Hermitage. Ecco, questa è però una Fondazione, ha un Consiglio, una direttrice del Museo, una collezione permanente ed ospita da due a tre importanti mostre l’anno. Insomma non è una “location” è, questo, patrimonio durable dei cittadini di Lausanna. Al momento non può proprio dirsi altrettanto per Villa Olmo che, sembra solo una bella cornice per un quadro lì per caso.

Sempre Gaddi perora:

[…] abbiamo una serietà internazionale … abbiamo speso il minimo .., abbiamo visto il nome di Como su tutti i media …, ma oggi abbiamo un nuovo dovere, quello di investire per battere la crisi. E’ una battaglia che si può vincere le armi più efficaci sono proprio quelle del turismo e della cultura. Puntando su questi due settori diamo impulso all’economia e creiamo vantaggi per tutti.

Vantaggi per tutti? Li elenchi, esponga dati direttamente correlabili all’evento. Investire in turismo e cultura, benissimo, ma quale turismo e quale cultura?Investimenti che si volatizzano in una stagione o investimenti a lungo termine che risanano e valorizzano il patrimonio culturale presente? Cultura che promuove la conoscenza del territorio o turismo mordi e fuggi, mostra presto allestita e presto smantellata? Pensi assessore Gaddi il ritorno che avrebbe in termini di immagine (a Lei tanto cara) se desse finalmente il via al progetto di restauro del Mulino Beretta! (Lei sa dov’è, vero?nel Parco Valle del Cosia, of course!). Pensi all’entusiasmo che questa decisione metterebbe in campo! Pensi all’interesse che susciterebbe, alle scolaleresche in visita, agli studenti che ne studierebbero la storia e, pensi anche all’indotto che generebbe!

Purtroppo pare che il dibattito in corso sia interessato più ai caffè venduti nei bar limitrofi a Villa Olmo, alle eventuali stanze d’albergo prenotate che alla domanda:” Como, quale cultura promuove?”. Spiace che anche l’opposizione si accontenti di questo recinto. Spiace che l’opposizione addirittura pensi di sostenere l’assessore solo per mettere in scacco il sindaco, scelga una “politica politicante”, si accodi a Gaddi e non proponga, invece, di rilanciare sul tema della cultura, partendo proprio dalla storia e dalla cultura locale.

Qui di seguito alcune riflessioni sul tema:

http://cittapossibile.blogspot.com/2008/07/musei-vs-mostre.html
http://cittapossibile.blogspot.com/2008/09/miniartextil-como.html
http://cittapossibile.blogspot.com/2008/07/le-mostre-di-como-frutto-della-mostrite.html


Il Sindaco Bruni, come Obama, sceglie You Tube per parlare alle nuove generazioni……

Il Sindaco Bruni, come Obama, sceglie You Tube per parlare alle nuove generazioni……

….e presenta, tra l’altro il nuovo PGT. Non ve ne siete accorti? Non vi siete accorti che il sindaco Bruni ha deciso di comunicare anche via web? Non vi siete accorti che ci sono ben 24 video del comune su You Tube? Allora ve li devo elencare: Guida Pratica, Lo scrigno della memoria, La sicurezza nei cantieri, Il museo Archeologico, …. nooo… anche Bruni legge Gomorra! e… niente popodimenoche… Il Piano di Governo del Territorio con tutti quei nuovi Parchi chiamati Stanze Verdi!
Ma … devo essere stata via per un po’ ed essermi persa. Ero rimasta al sindaco sempre più arroccato e chiuso in difesa delle sue costose ( per noi comaschi) scelte: la mal prevista onerosa bonifica della Ticosa, le insostenibili paratie (tanto pagheranno le prossime generazioni), l’incontrollato e disordinato consumo di suolo … altro che cinture verdi! Vuoi dire che avremo finalmente un parco Valle del Cosia? Forse ho sognato … No, non ho sognato, si tratta proprio del sindaco Bruni, ma non di Stefano bensì di Roberto, sindaco di Bergamo. Delle due l’una: o a Bergamo tira un’altra aria o noi siamo una città di vecchi ….come dice l’Assessore Caradonna,…” per quattro pensionati…” Sindaco Stefano, just take a look! here and also here. Non male, vero?


Castagnata al Ponte dei Bottini

Castagnata al Ponte dei Bottini

1 novembre 2008: torna il consueto appuntamento con la Castagnata al Ponte dei Bottini. Tutto il giorno alla radura del Ponte dei Bottini, la festa per un “Parco della valle del Cosia” con polenta e stracchino, caldarroste, vin brulé. La radura del Ponte si trova lungo la “linea del tram” accessibile da Camnago Volta o da Solzago. In collaborazione con Pro Loco Tavernerio, gruppo “Musica Spiccia” e gruppo volontari antincendio Tavernerio. Si raccomandano scarpe grosse e …


A Ponzate in Via Verdi un ponticello….

A Ponzate in Via Verdi un ponticello….


Il bello di Como&dintorni è che in un attimo, svoltato l’angolo, entri in un’altra dimensione.
Accade, ad esempio, quando, lasciato il ponte di S. Martino, ti inoltri lungo la via Pannilani e d’incanto sei fuori dal brusio della città.
Accade anche a Ponzate, che già di suo è una bella oasi, se dal tornante appena sotto l’ingresso alla frazione, imbocchi Via Verdi e scendi, ancora tra case e villette, fino ad uno spiazzo al limitare di un boschetto da cui si stacca un sentiero …oltrepassata la catenella , ti inoltri …ma dove porta?
I piedi “sentono” una disconnessione, a suo modo regolare e gli occhi scoprono, discontinuo ed interrato, un vecchio acciottolato. Ermanno Trombetta, un gentile signore che del luogo sa, spiega che quel sentiero è proprio storico perchè era, prima della costruzione della carrozzabile per Brunate, l’unica via di comunicazione di quei luoghi, con la Brianza.
Beh! un bellissimo sentiero!
Ma… c’è un ma. Il sentiero non è praticabile perchè interrotto da un divieto di transito posto su … un ponticello!
Eh sì, perchè lì in quel solco vallivo, scorre il Rio di Ponzate, ma il ponticello che lo scavalca è pericolante ed inagibile.
Un vero peccato.
Però, però si potrebbe sistemare, mettere in sicurezza, forse ricostruire ex novo!
Per La città possibile, un’occasione da non perdere! Il ripristino del ponte permetterebbe di recuperare anche il sentiero, ulteriore tassello della rete dei sentieri del Parco Valle del Cosia!
Il comune di Tavernerio è d’accordo ed ancora una volta, come già accaduto per la radura dei gelsi, il lavatoio ed altro, una brigata di volenterosi si mette subito all’opera ed inizia una prima messa a giorno del ponticello che, cogli anni, si è un pò inselvatichito!.
Ma ecco le foto del primo giorno di pulizia e sopralluogo!


Lavatoio di Ponzate – lavatoio apripista?

Lavatoio di Ponzate – lavatoio apripista?

A Ponzate, a Ponzate!

A giugno, il Vice Presidente della circoscrizione di Civiglio ha contattato la nostra associazione per un incontro in merito ad una nostra eventuale collaborazione al recupero-restauro del loro lavatoio e, les jeunes filles del gruppo lavatoi, sono state ben contente di proporre al Presidente della Circoscrizione un articolato progetto di riqualificazione dell’edificio….

Purtroppo a tutt’oggi non ci è ancora pervenuta alcuna risposta ma, a sollevarci il morale, è giunta, inaspettata, la proposta del Comune di Tavernerio, materializzatasi nella persona di Beppe Reynaud (al quale inizialmente quell’amministrazione aveva chiesto se fosse disponibile a curarne il restauro), di elaborare un progetto di riqualificazione del lavatoio di Ponzate e del suo immediato ambito.

Per la prima volta nella sua storia, Città Possibile, si cimenterà in una progettazione partecipata avente come oggetto, non il cortile di una scuola, non una strada trafficata ma un edificio che per storia e funzione è interessante sia sotto il profilo antropologico che architettonico.
Partiremo quindi, in attesa di qualche segnale da Como, da Ponzate , un comune col quale a dire il vero siamo già abituati a collaborare (vedi iniziative inerenti il Parco Valle del Cosia).

Avevamo pensato che il nostro “lavatoio apripista” potesse essere quello di Civiglio – è posto in un luogo delizioso ed è un lavatoio di carattere- ma non disperiamo che possa seguire a ruota quello di Ponzate, soprattutto se faremo un buon lavoro!


L’esploratore notturno della Passeggiata Voltiana

Esploratore incauto o innamorato sfortunato? di certo curioso del Parco Valle del Cosia!

Da La Provincia di Como del 08/09/2008:

Finisce con l’auto lungo un sentiero. Nottata difficile per un comasco, residente in via Zezio, che tra sabato e domenica si è infilato con la sua Clio lungo la passeggiata Voltiana, che da Camnago porta a Solzago. Quando, all’altezza del ponte dei Bottini, si è reso conto dell’errore, l’uomo si è fermato e si è messo a dormire. Poi, la mattina, ha chiamato i pompieri e chiesto aiuto.


VISITA GUIDATA ALLA VALLE DEL COSIA

10 MAGGIO 2008

Il Gruppo Naturalistico della Brianza ONLUS in collaborazione con La Città Possibile – Como organizza visita guidata alla Valle del Cosia sabato 10 maggio 2008. L’appuntamento è fissato alle ore 14.30 in Piazza Martignoni a Camnago Volta; dopo la visita alla tomba di Volta, ci si porterà in località Ravanera, dove si scenderà nella imponente forra scavata nella roccia dal torrente Cosia, tra boschi, prati, aspre scarpate, interessanti “marmitte dei giganti” (dette localmente bottini) e si risalirà la valle fino a Solzago di Tavernerio, costeggiando il corso d’acqua. Da qui si ritornerà a Camnago lungo il tracciato recuperato dell’ex-tramvia Como-Erba-Lecco, attraversando il nuovo “Ponte dei Bottini”, realizzato nel 2002 grazie ad un accordo di Programma tra i Comuni di Como e Tavernerio e “La Città Possibile Como”. Si raccomandano scarponcini comodi e abbigliamento adeguato. La quota di partecipazione è di 5 euro. Per informazioni e prenotazioni (obbligatorie): Pina Rossi 031.608020 e Rita Guidetti 02.6192916. Gruppo Naturalistico della Brianza ONLUS 22035 Canzo (Co) casella postale 28 – Tel. e Fax 031 68 18 21 gnbca@tiscali.it

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Per essere tenuti a corrente degli appuntamenti di Città Possibile, visitate la pagina http://www.cittapossibilecomo.org/newsletter.htm


Fon-da-men-ta-le

Fon-da-men-ta-le

Cosia….torrente di Como

Avete dato un’occhiata al sondaggio a destra della pagina?
Avete già un’idea a riguardo e quindi avete cliccato subito su una delle opzioni? No? L’invito allora è di seguirci certo su queste pagine virtuali, ma poi di andare di persona a constatare le trasformazioni che la valle del Cosia sta subendo, soprattutto nella parte più vicina alla città, magari partendo proprio dalla sua “porta d’ingresso”, il ponte di S.Martino sul Torrente Cosia.

Il nome del Cosia, certo vi è noto, però non ne avete un’immagine precisa?
Non l’avevo neanche io eppure l’avrò attraversato, de scià e de là, qualche migliaio di volte, il fatto è che “ul disgraziàa”, quando arriva in città, si nasconde. A onor del vero, lui di suo non si nasconderebbe, lo hanno nascosto i nuovi cittadini, che hanno deciso che quel valligiano non fosse più utile nè come lavanderia all’aperto, nè come fonte d’energia per gli ormai scomparsi mulini, dunque non s’intonasse più alla città, così gli hanno dato altri abiti, lo hanno coperto di cemento e bitume perchè corrispondesse meglio , secondo loro, all’estetica dei luoghi.

Non più a contatto col sole, la pioggia, il vento, si è intristito e, a poco a poco, i suoi amici lo hanno abbandonato: niente più uccelli radenti, né gamberi d’acqua dolce….. ora solo qualche ratto, e, sotto il Ponte di S. Martino, qualche temerario extracomunitario, disgraziato come lui. Temerario, perché nel frattempo, soprattutto nel tratto urbano, il torrente, è diventato una fogna.

Qualche dubbio a riguardo? No: è tutto certificato dalle puntuali analisi e da uno studio che potete trovare riassunto nel Rapporto sullo stato dell’Ambiente curato da Punto Energia Como per Agenda 21 di Como che ci dice che lo stato chimico, ecologico e quindi ambientale del Cosia, buono alla sorgente, poi sufficiente, alle soglie del comune di Como, si aggrava fino a diventare scadente e poi pessimo alla foce a lago.

Eppure, se vi inoltrate appena dopo il ponte, lungo la via Pannilani e lo seguite, su, su fino almeno a Tavernerio, rimarrete stupiti: piccole anse, emergenze geologiche, forre,interessante vegetazione riparia; a mano a mano che vi allontanerete dalla città, gli elementi naturali diventeranno più nitidi e leggibili, grazie anche alla progressiva riduzione dei tratti d’alveo cementificato. La creazione di un ambito tutelato nella valle del Cosia, seppur minima come quella configurabile attraverso la creazione di un PLIS, è quindi fondamentale anche in funzione di più puntuali azioni volte al risanamento, alla manutenzione ed alla valorizzazione anche di questo torrente, la cui storia s’intreccia continuamente con quella di Como, a partire dai depositi che le varie inondazioni hanno lasciato in convalle e che hanno contribuito a definirne la morfologia.

Per saperne di più: