E alla fine il signor Marcello Dell’Utri non parlò

E alla fine il signor Marcello Dell’Utri non parlò

E alla fine il signor Marcello dell’Utri, nonostante il battage mediatico locale a suo favore, non è riuscito a tenere il suo intervento. Secondo quanto riferisce il principale quotidiano di Como nella sua versione online

[…] ha dovuto interrompere la presentazione dei Diari del duce, già contestati dai critici che non li ritengono originali. L’associazione partigiani, i comunisti, ma anche alcune signore di una certa età, sono insorte. «Mafioso. Ti devi vergognare. Uno solo dovete portare dentro e lo sapete. Uno solo, lui». E via. I cori sempre più alti hanno impedito al senatore di continuare a parlare.

Leggeremo nei prossimi giorni le ponderate parole degli opinionisti e assisteremo allo stracciar di vesti di qualcuno. Sarà l’occasione per riflettere a mente fredda, su quanto avvenuto. Allo stato, tuttavia, i fatti sono questi: c’era un signore condannato in appello a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa che voleva parlare dei Diari del Mussolini. Non é riuscito a farlo. Per ora può bastare.


Scelte, opportunità, decenza: quando Parolario diventa una passerella.

Scelte, opportunità, decenza: quando Parolario diventa una passerella.

Stemctost pubblica il 30 luglio scorso il pezzo “Se Parolario riabilita la fedina penale“dedicato alla partecipazione del senatore Marcello Dell’Utri a Parolario, il 30 agosto 2010. In quell’occasione il senatore intratterrà i presenti sui così detti Diari di Mussolini. L’autore del post si chiede come sia possibile che un soggetto condannato, tra le altre cose, a sette anni di reclusione con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa e che ha pubblicamente ammesso di utilizzare la politica come protezione dai suoi problemi giudiziari, possa partecipare a una manifestazione letteraria trattando, peraltro, un tema (quello dei Diari di Mussolini) di cui é stata più volte appurata la falsità. La stampa comasca non ha trattato la questione. Pubblichiamo in queste pagine un piccolo sondaggio: ci piacerebbe sapere cosa ne pensate.