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La Città Possibile Como



Il bel Sergio assessore a Como

Il bel Sergio assessore a Como

Lo sappiamo, le strade del web sono infinite, inizi una ricerca e non sai dove vai a finire… e così senza averlo cercato ti imbatti su un sito che in alto a destra ha l’immagine a mezzo busto ed interattiva di un giovin signore, che entra nel quadro, braccia conserte, si guarda intorno, esce dal quadro, vi ritorna con dei fogli in mano , si guarda nuovamente intorno, scompare nuovamente ed allora lo cerchi perchè il  viso ….. ti stropicci gli occhi perché dici:” noooo, non é possibile che sia proprio lui…., dai non vorrai mica che l’assessore faccia pubblicità ad una immoboliare, no?” Va bene che Como per gli immobiliaristi é un tesoretto sia per i pregi del luogo che per la quantità di costruito e dunque di offerta, ma dai, capisco ( si fa per dire) se l’assessore si fosse messo a pubblicizzare la mostra che ha proposto, magari nell’intento di ridurne i costi….ma un’immobiliare!

Allora clicchi sul quadrato dove campeggia la scritta:
Santandrea, un contatto diretto e personale” e il giovin signore ricompare e questa volta parla e  pare proprio lui, con la sua elegante nonchalance, il sorriso ….e la voce, certo pare proprio la sua:

“Consultare il nostro data base é un modo rapido e veloce per farvi un’idea della qualità degli immobili che proponiamo…. conoscere meglio le vostre esigenze ci consente  di trovare sul mercato l’immobile che desiderate consigliamo, ecco perché consigliamo a chi visita il nostro sito di contattare un nostro consulente, i prodfessionisti Santandrea sono a vostra disposizione per….”

Proseguo la navigazione e clicco su “Chi siamo” e poi “Valori” ed ancora “Servizi”  ed ecco che il mezzo busto si fa intero e spiega che Santandrea é il  consulente ideale per chi cerca un immobile di prestigio…. che pone tra i suoi valori professionalità, trasparenza  ed orientamento al cliente …..ecc ecc.

Smetto di stropicciarmi gli occhi perché ora sono convinta: il testimonial é proprio  Sergio Gaddi, l’assessore  alla cultura del comune di Como!

Ora mi chiedo: sono rimasta ferma al secolo scorso e non mi sono accorta che  nel frattempo  si é evoluta una nuova specie di Homo politicus o é ancora inusuale e, forse, inopportuno che un assessore faccia della pubblicità mentre é ancora in carica? Che associ la sua immagine ad un prodotto?
Che sia questa la nuova frontiera del marketing politico?
E’ vero che il nome dell’assessore non compare, tuttavia egli dà il suo volto, il suo corpo e la sua voce,  all’azienda che reclamizza!
A questo punto prendo in prestito il calembour del post di
“Vivere a como” e dico anch’io: ” bell e poc”!
Beh, giudicate voi|

http://www.immobilisantandrea.it/


Piccola città

Piccola città

Foto by Pozzoni Carlo

Inaugurato il nuovo autosilo dell’Ospedale Valduce in viale Lecco. Al di là delle evidenti problematiche di tipo viabilistico relative a ingressi/uscite, l’intervento di presenta dignitoso. Piacevole il recupero delle rovine di epoca romana. Affascinante la possibilità di goderne sia attraverso il passaggio viale Lecco – via Dante, sia a raso attraverso percorsi pedonali. Domenica sera. Molta gente. Qualcuno in cassa, molti solo per godersi lo spettacolo, tutti evidentemente orgogliosi del recupero. Se si confronta l’illuminazione scelta per l’intervento con quella pubblica in città, municipio compreso, il risultato é impietoso. Ore 18:00: impossibile accedere al percorso a raso. Una signora fa presente che l’orario di accesso é terminato. Alle 18:00 di Domenica? Giornale dello stesso giorno: L’autosilo teme i vandali. Passaggio chiuso la sera. Troppo alto il rischio di vandalismi, dice il direttore generale del Valduce, Nicola De Agostini, che afferma

Nelle ultime ore abbiamo discusso a lungo del tema e l’unica soluzione sensata ci sembra quella di sbarrare gli ingressi da entrambi i lati, posizionando dei cancelli che verranno chiusi in serata. In questo modo riusciremo a scongiurare intrusioni sgradite o vandalismi da parte di malintenzionati. 

A parte le generiche e rituali espressioni ^intrusioni sgradite^ (?) e ^malintenzionati^, il giornalista preme sul tasto vandalismo, evidenziando (con involontaria comicità) come “l’allarme vandali fosse già emerso […] durante la cerimonia di inaugurazione”, quasi che il problema si fosse evidenziato in ragione del comportamento poco istituzionale dei presenti alla cerimonia. E forse era anche così. Ma quello che fa specie, e che davvero caratterizza nel peggio questa città anche quando ha momenti di eccellenza, é l’incapacità di individuare soluzioni alternative al classico ^chiudere tutto^. Abbiamo (hanno) chiuso i cancelli della biblioteca, abbiamo (hanno) chiuso le Ferrovie Nord il giorno di Natale tra un treno e l’altro con simpatica espulsione di due signore non più giovanissime che avevano la sola colpa di avere parenti non in sincronia con il treno, abbiamo (hanno) declamato per anni la chiusura dei giardini a lago come unica soluzione al problema barboni, abbiamo (hanno) eretto un muro sul fronte lago per evitare due esondazioni all’anno se va bene. Chiudere, chiudere, chiudere. La sola risposta che siamo in grado di dare. In un posto civile che non sta su Alfa Centauri ma che ha coordinate 46°10′0″N 9°52′0″E e di nome fa Sondrio, é possibile utilizzare i bagni dell’autosilo posto sotto la piazza principale digitando il numero riportato sul ticket d’ingresso. In questo modo, incrociando i dati orari con le telecamere all’ingresso, é ovviamente possibile risalire all’utilizzatore in caso di problemi. Questo per un servizio igienico. Da noi si parla di resti di terme romane del I°/III° secolo d.C. Non meritiamo un trattamento quantomeno analogo? De Agostini é una persona sensibile e attenta. Da lui, a differenza dei suoi dirimpettai dall’altro lato di viale Lecco, ci attenderemmo qualche cosa di più.

* Piccola Città (titolo originale Our Town) è un’opera teatrale di Thornton Wilder del 1938 e, anche, un’amara canzone di Francesco Guccini.