L’era glaciale anche a Como

Il sito del Comune di Como pubblica un lungo resoconto della prima conferenza di valutazione nell’ambito della VAS (Valutazione Ambientale Strategica) del PGT (Piano di Governo del Territorio). Non so chi abbia scritto la scheda pubblicata sul sito del Comune. Non riesco però a non chiedermi come sia possibile anche solo pensare che un cittadino sia invogliato a partecipare alla VAS dopo aver letto un pezzo del genere, traboccante di stereotipi e del peggior linguaggio burocratico. In particolar modo in regione Lombardia, i criteri informatori della VAS sono ispirati alla comprensibilità del processo, condizione per la sua partecipazione. Sono comprensibili espressioni come “nuove istanze progettuali“, “leggi sussidiarietà“, “documento di scoping“? Che dire di frasi che nessuno avrebbe usato neppure agli albori della Repubblica, quali

la Valutazione Ambientale Strategica (Vas) è un processo finalizzato a documentare la compatibilità ambientale delle scelte urbanistiche dell’amministrazione integrando a tal fine considerazioni di natura ambientale, archeologico-culturale e paesaggistiche nei piani e nei programmi attraverso lo svolgimento di consultazioni, la valutazione di un rapporto ambientale e la messa a disposizione delle informazioni in merito alle decisioni prese?

E che dire di “Tutti i documenti sono pubblicati sul sito del Comune all’indirizzo www.comune.como.it cliccando sul banner VAS“? A parte la posizione del ^banner^ in questione, ^appiccicato^, come un post it sul frigorifero, del tutto a caso tra “Servizio Civile Nazionale” e “L’energia solare che ti rinfresca”, cosa sarà mai questo ^banner^, si chiederà un lettore standard? Straordinario il “Dopo Laria” (magari, l’ing. Laria) “è intervenuta la dottoressa Paolillo (non legata da alcuna parentela all’omonimo professore) …”, a ricordarci in che tempi bui viviamo. Neppure in termini di diritto siamo messi bene: non credo infatti che il prof. Paolillo abbia affermato che

L’adozione del Pgt, da parte del consiglio comunale, dovrà avvenire in novembre per arrivare all’approvazione definitiva, pena il commissariamento del Comune, entro il marzo 2010.

Il Commissariamento c’è, infatti, solo per il mancato rispetto del termine del 15 settembre 2009 (avvio del procedimento di approvazione). Scaduto il termine del 31 marzo 2010, non c’è alcun commissario: semplicemente lo strumento attuale (il Piano Regolatore Generale) perde efficacia, secondo l’articolo 25, c. 1, della l.r. 12 del 2005. Il che a significare che a partire dal 1° aprile 2010 nessun titolo edilizio potrà essere rilasciato, o nessuna d.i.a., presentata, se non utilizzando l’articolo 9 del D.P.R. 380 del 2001, che espressamente regola l’attività edilizia nei comuni sprovvisti di strumenti urbanistici.
Scadranno alle ore 12 del 28 agosto i termini per la presentazione delle nuove istanze per il Pgt, conclude la nota, specificando che

suggerimenti e/o proposte dovranno pervenire all’Ufficio Protocollo del Comune di Como: direttamente all’Ufficio Protocollo Via Vittorio Emanuele II, 97 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 12; tramite posta con Raccomanda R/R. I testi e gli elaborati grafici, rappresentativi delle proposte dovranno essere redatti in triplice copia in carta libera.

Siamo nell’anno del signore 2009 e ancora dobbiamo rapportarci con la pubblica amministrazione in termini di ^posta raccomandata R/R^? Come se nel 2005 non fosse stato approvato il Codice dell’amministrazione digitale (decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82), il cui articolo 3, intitolato ^Diritto all’uso delle tecnologie^, recita:

1. I cittadini e le imprese hanno diritto a richiedere ed ottenere l’uso delle tecnologie telematiche nelle comunicazioni con le pubbliche amministrazioni e con i gestori di pubblici servizi statali nei limiti di quanto previsto nel presente codice.

Di questo passo temo che, come i dinosauri di Dürrenmatt, sceglieremo di estinguerci, pur di non “fare una figuraccia nei confronti dell’evoluzione”.

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