L’elefante, il topolino e … le biciclette: Agenda 21 a Como

L’elefante ha partorito il topolino.
Dopo quasi cinque anni di lavoro, e tante risorse – economiche e umane – spese, l’Amministrazione Comunale dà il via a ben 8 azioni delle 66 del Piano d’Azione di Agenda 21. Alcune, come l’attivazione di una rete di controlli analitici sulla fognatura comunale e sugli scarichi delle acque reflue industriali o la campagna di informazione per l’allacciamento alla rete fognaria comunale mettono in luce un’amara verità: ci voleva Agenda 21 perchè si desse il via ai normali adempimenti di un Comune come il controllo della rete fognaria. Altre riguardano campagne di informazione sul risparmio energetico o sulla promozione della nuova megastruttura a parcheggio di Valmulini (ticketing-park & ride). Ma una ci interessa in particolare: la costituzione dell’Ufficio Biciclette per la promozione e la valorizzazione dell’uso della bicicletta [nelle foto, l’iniziativa Biciamo! promossa da Città Possibile lo scorso 7 maggio 2005]. Ok, è il primo passo da fare. ” In collaborazione con CSU verranno progettate azioni di sensibilizzazione”. Non si capisce: viene istituito o no l’Ufficio Biciclette? La Giunta Comunale, nella seduta del 24 novembre 2005, dà incarico all’Ufficio Comunicazione di contattare gli enti coinvolti per stabilire gli specifici livelli di collaborazione … Tutto qui. Avrà ragione Giovanni Bartesaghi, ex responsabile di Agenda 21 recentemente dimessosi accusando di disinteresse l’Amministrazione comunale?

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