Le sette villette lungo la valle del Cosia

Da un lato un intervento di recupero inserito nel più ampio progetto del parco della Valle del Cosia, dall’altro chi pensa di potere realizzarsi la propria villetta godendo di vista amena e, perché no, dei benefici derivanti dalla sistemazione del tracciato della vecchia linea del Tram. 4mila metri quadrati di terreno interessati e un primo cittadino esteta: «Intervento edilizio molto bello» … da La Provincia del 28 ottobre 2007

Per il sindaco di Tavernerio Giovanni Rossini, quello in programma a Solzago è «un intervento edilizio molto bello, che si inserirà perfettamente nel contesto circostante». Per altri, e a testimoniarlo è il commento di un cittadino, Matteo Dominioni, non rappresenta che «l’ultimo ed ennesimo scempio». Questo perché, a suo dire, «in pochi giorni è stata sventrata una porzione di bosco e, contestualmente, una ruspa ha terrazzato il terreno». In via Como, ai piedi di Villa Crivelli, sorgerà infatti un nuovo complesso residenziale. Sette villette mono e bifamiliari, per un totale di nove unità abitative, troveranno posto su quattro nuovi terrazzamenti che si affacceranno su quella che era la via del tram, un nome, appunto «La linea del tram», che caratterizza anche il piano di lottizzazione 11 che detta le regole dei lavori in corso. Un piano contrastato. Composte da pian terreno e primo piano per un’altezza massima di poco più sette metri, le future abitazioni saranno collegate dall’alto alla soprastante via Como, su cui sboccherà il viottolo interno che permetterà l’accesso al caseggiati in costruzione. Ai 19 box privati in uso ai residenti si affiancheranno nove posteggi all’aperto. L’operazione coinvolgerà una superficie di oltre 4mila metri quadrati di terreno, con una volumetria di nuove costruzioni pari a 2454 metri cubi. Un intervento presentato a fine 2005 da una società di Delebio, contro la quale un’associazione locale, «La città possibile», ha presentato un’osservazione accolta soltanto parzialmente e volta a mitigare l’impatto dei lavori, soprattutto in termini di nuovi muri di contenimento e di modifica dei livelli esistenti. «Mi stupisce – dice Dominioni – che sia stata data una concessione edilizia per edificare a ridosso del parco del Cosia, la vecchia linea del tram che collegava con la città di Como. Non condivido la prassi di far cassa tramite le concessioni edilizie. Ciò significa costruire, costruire, costruire a tutto danno di quel poco di verde che è rimasto. Che senso ha un piano regolatore se viene continuamente modificato? Tramite questa mia segnalazione mi auguro di sollevare l’interesse e l’indignazione dei miei concittadini, perché una volta che un bosco è distrutto e compare il cemento non si torna più indietro». I lavori, come detto, sono in corso. Le ruspe hanno già modificato i livelli esistenti, provvedendo ad asportare il bosco che ricopriva le rive. «Un tempo – dice Rossini – in quella zona c’erano delle rive che erano utilizzate per l’erba. Come altri terreni, quando quell’uso è stato abbandonato è cresciuta una boscaglia per lo più di robinie. Niente a che vedere con essenze pregiate. L’intervento previsto si integra perfettamente con ciò che c’è attorno, visto e considerato che è passato al vaglio della nostra Commissione paesaggistica che, tra le tante, ha imposto diversi accorgimenti di natura progettuale. La posizione di quell’insediamento è invidiabile e, come conseguenza dei lavori, il Comune riuscirà anche a sistemare per sempre il mancato collegamento del condominio soprastante alle fogne. Mi sembra, insomma, che tutte le carte siano in regola per realizzare un bell’intervento». Alberto Gaffuri

L’articolo originale (pdf): www.cittapossibilecomo.org/stampa

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