Mobilità e ambiente. Incontro con i candidati alle primarie del centrosinistra. Riflessioni

Riprendo e metto nero su bianco le riflessioni fatte all’incontro di Lora del 4 novembre 2011:

1 Partecipazione: L’articolo 1 dello Statuto della Città Possibile di Como cita i termini ‘Ecologia urbana e cittadinanza attiva’. Siamo nel 1994 e, quando nessuno ancora ne parla, l’associazione sperimenta sul campo la ‘partecipazione’, lavorando soprattutto con i bambini nelle scuole sui loro spazi, i cortili e i giardini delle scuole, riprogettandoli insieme e realizzando le idee con l’aiuto di genitori e insegnanti. Stessa esperienza, ad un livello più esteso, con il Ponte dei Bottini e il Parco della Valle del Cosia. Ovvero la partecipazione dal basso. Successivamente la nostra esperienza passa attraverso Agenda 21, il primo esperimento di partecipazione ‘istituzionale’, ricordo che nasce dalla conferenza di Kyoto e dalla carta di Aarlborg (a cui per altro aderisce anche Como, sindaco Botta). Sappiamo come è andata a finire: tutto l’appassionato e competente lavoro dei soggetti partecipanti, sfociato nelle 67 schede d’azione, affossato e messo nel cassetto da un’Amministrazione che in realtà non aveva nessuna intenzione di avviare reali processi partecipati. Poi arriva la nuova normativa urbanistica regionale e ognuno (in teoria) può dire la sua su PGT e Piani Attuativi attraverso le procedure di VAS. Ma qui il tiro si alza e chi può realmente partecipare? Grazie alle nostre competenze che nell’associazione riuniscono architetti, avvocati, sociologi e agronomi, riusciamo a fare proposte per il PGT, sotto lo slogan ‘vogliamo una città da fiaba’ sui nostri temi principali, il verde e il Parco Valle del Cosia, la mobilità dolce e la ciclabilità, i lavatoi comaschi e il tema dell’acqua. Ma ci fermiamo qui, perchè dopo la VAS dell’ex S.Anna, in cui riusciamo ad avere un certo seguito, non abbiamo più le forze e le possibilità di seguire tutte le VAS che si sono succedute sui Piani Attuativi in itinere. Allora la proposta è: ritroviamo nuove modalià di partecipazione dal basso, su temi locali.

2 Lungolago paratie ed esondazioni: concordo con tutto quanto è stato detto dai candidati, in particolare sulla rinegoziazione con Sacaim e con la Regione per portare a termine l’opera limitando i danni, e rimango della mia idea originale, quella della totale inutilità dell’opera idraulica (sì invece a un intervento leggero di riqualificazione della passeggiata) e rivendicando la ‘poesia del lago in piazza’, evento eccezionale che, come una forte nevicata, è una sorta di rivoluzione, blocca il traffico, porta il silenzio in città, e ci costringe a fermarci e riflettere sul nostro modo frenetico di vita. Un pensiero che può suonare romantico ma che vuole riportare al centro la natura e i suoi eventi. E, in fondo, un’esondazione non fa gravi danni, che comunque vengono ripagati dalle assicurazioni.

3 Mobilità e traffico: nei programmi dei due sindaci di centro destra c’era la volontà espressa di ridurre il numero di auto circolanti in città, ma tra il dire e il fare niente si è fatto, né in termini di trasporto pubblico né di mobilità dolce e ciclabilità, se escludiamo qualche timido intervento di Moderazione del Traffico realizzato dal mio amico Piero Lorini. Allora l’obiettivo deve essere sempre quello, riduzione graduale del numero di auto circolanti in città, anche in periferia, e sul come fare è stato detto bene dai candidati, con una politica della sosta rigorosa, con il potenziamento del trasporto pubblico, con l’estensione delle ZTL, con il favorire gli spostamenti in bicicletta. Ha ragione Guido Viale quando parla di ‘morte dell’automobile’ intesa per come la usiamo oggi, in modo stupido; e quindi dobbiamo smetterla di rincorrere una domanda sempre crescente, di spostamento e di sosta con l’auto (ho sentito un sindaco di un comune limitrofo dire “ dobbiamo fare i parcheggi di 3 metri per 6 perchè se no non ci stanno i SUV” … demenziale!) e renderci conto che non si tratta solo di inquinamento dell’aria e relativi danni alla salute ma anche di spazio rubato (soprattutto agli utenti più deboli della strada) e tempo rubato. E infine non dimentichiamoci il problema dell’incidentalità, che, seppure in lento miglioramento grazie ad auto più sicure e soccorsi più efficienti, fa ancora morti e feriti (il 75% in aree urbane) fra gli utenti deboli, pedoni ciclisti. E su questo tema c’è ‘Visione 0’, una politica complessiva che mette al centro la Moderazione del Traffico (sperimentata dalla Svezia, dalla Svizzera, e promossa in Italia dalla Città Possibile di Torino) che mira a ridurre a zero le cause dell’incidentalità così come si fa per il trasporto aereo o ferroviario.

Alberto Bracchi


A Como, con Mario Lucini, alla ricerca del PGT fantasma…..

A Como, con Mario Lucini, alla ricerca del PGT fantasma…..

Può un’associazione che ha tra i suoi obiettivi  
“comunicare  ai suoi abitanti (donne e uomini, adulti e bambini, giovani e anziani) gioia di abitare, piacere di appartenere a un luogo e a una comunità, possibilità reali di scegliere il proprio ritmo ….. diffondere questo messaggio culturale attraverso realizzazioni concrete che riguardino la sistemazione e la gestione di spazi verdi, il migliore uso delle aree scolastiche, la realizzazione di nuove condizioni di sicurezza e vivibilità nelle strade, la creazione di nuove occasioni di incontro e di convivialità. “   
essere indifferente alla costruzione-redazione del PGT della sua città?
No non può e a dimostrazione  che non può, la città possibile como ha  presentato nei termini e nelle modalità previste,  tre proposte
  • Interventi a favore della mobilità ciclistica
  • Istituzione del Parco della Valle del Cosia
  • Valorizzazione del sistema dei lavatoi comaschi
Data di presentazione: 28 settembre 2009 ….Da allora siamo stati in paziente attesa ben sapendo che un PGT non si forma dall’oggi al domani. A marzo 2011 abbiamo ascoltato con attenzione, durante l’incontro organizzato da Confedilizia ( qui il ns résumé)  le promesse del Prof. Paolillo che dava per imminente il completamento del suo lavoro ….” Entro due mesi il nostro lavoro sarà finito”…”
Maggio è passato, anche l’estate , siamo in autunno e cosa scopriamo? 
Scopriamo, da un articolo de La Provincia di Como che il PGT é stato stampato, é un libro e se vogliamo lo possiamo acquistare!

http://www.laprovinciadicomo.it/stories/Cronaca/238790_in_comune_il_pgt__fantasma_eppure_si_trova_in_libreria/

Cosa dire? Che il Prof. Paolillo, stanco di aspettare le decisioni del Sindaco, ha fatto un blitz e, da buon docente,  (é docente al Politecnico di Milano) ha pensato di  pubblicare.?.. e sia, ma non so se un fatto simile abbia al momento qualche precedente!
Mario Lucini, il paziente presidente della Commissione Urbanistica, ora tra i candidati alle Primarie del centro-sinistra di Como, ne  parlerà con Lorenzo Spallino, avvocato, docente di diritto urbanistico all’Università dell’Insubria, lunedì, ore 18:00  all’Osteria del Gallo,  via Vitani 16, Como.  
Possiamo mancare l’appuntamento? Direi di no!


LA CONFERENZA DI VALUTAZIONE del RAPPORTO AMBIENTALE INTERMEDIO AL PGT DI COMO

LA CONFERENZA DI VALUTAZIONE del RAPPORTO AMBIENTALE  INTERMEDIO  AL PGT DI COMO

Venerdì 28 maggio, presso la Sala Stemmi del Comune di Como, si é svolta la Conferenza di valutazione del Rapporto Ambientale relativa alla VAS del PGT e volta ad acquisire i pareri, le valutazioni ed i contributi di Enti ed Associazioni interessati a vario titolo al procedimento amministrativo in atto. Erano presenti:

Comune di Chiasso, Confindustria Como, Confartigianato Como, ANCE Como, Confederazione Piccola e Media impresa Como, Provincia di Como, i Comuni di Casnate con Bernate, Cavallasca, Cernobbio, Grandate, S. Fermo della Battaglia, ASL, ARPA, Sovrintendenza ai Beni Archeologici, Ente gestore del Parco Regionale Spina Verde e del Parco Naturale Spina Verde di Como, il Presidente della Commissione Paesaggio, Arch. Fulvio Capsoni, il Presidente dell’Ordine degli Architetti Angelo Monti, La città possibile como.

Erano inoltre presenti:
Il sindaco di Como, dott. Stefano Bruni, l’autorità procedente Dott. Alessandro Russi, l’autorità competente Ing. Roberto Laria, il Coordinatore scientifico Prof. Pier Luigi Paolillo.
Il Rapporto Ambientale–stato iniziale dell’ambiente ed indicazioni per la pianificazione del territorio– é stato redatto dal settore Pianificazione della Provincia di Como ed é stato presentato dalla dott. Paolillo e dal dott. Cantini dell’Amministrazione Provinciale di Como

Il Rapporto Ambientale é ancora nella sua fase intermedia e sarà, quando completato, oggetto di un’ulteriore Conferenza che si terrà in autunno.
Terminata la presentazione del rapporto, evidenziati i principali dati ambientali che descrivono la qualità dell’Ambiente del Comune di Como, il dott. Russi ha aperto il dibattito.

Eccone il verbale:
  • ING LARIA — La finalità della presentazione di questo rapporto intermedio é quella di promuovere il dibattito; la fase esposta non é neutra, dal rapporto emergono già alcuni indirizzi che non possono che essere opportunamente valutati. Da questa prima fase di ricognizione emerge la necessità di rispettare la rete ecologica e non intaccare trasdormazioni di suoli, come avvenuto con i passati pesantissimi interventi edificatori.
  • PROF. PAOLILLO –Gli approfondimenti devono essere inseriri dentro la Relazione di Piano che é composto anche dagli approfondimenti, altrimenti non é Piano.Si esprime apprezzamento per il Rapporrto Ambientale, per la sua finezza analitica e per le parti finali che pongono prescrizioni per le edificazioni.
  • ARPA COMO — Si chiede che PGT e VAS procedano parallelamente, che siano profondamente intersecati Si ritiene che lo strumento Provinciale debba essere condivisibile accettandone i limiti spaziali che pone sul governo dei suoli rispettandone la natura agricola ed ecologica, senza modificare la Rete Ecologica
  • PROF. PAOLILLOSe il Piano della Provincia di Como é il Piano della sostenibilità ambientale, anche quello di Como può essere letto come tale. Cura la riorganizzazione urbana e la riqualificazione delle periferie. La cartografia sarà pronta per settembre/ottobre, poi si ripasserà il tutto alla Provincia per le battute conclusive.
  • ARCH. CAPSONI Si rilevano alcune carenze rispetto agli alberi monumentali, ad es. il Cedro del Libano di Villa Olmo ed il Platano vicino ad Espansione TV, e rispetto alla serie di corsi d’acqua che scendono dalla Dorsale S. Fermo Cavallasca e che servono importanti scarichi fognari. La Commissione Paesaggio della parte che riguarda i Beni Monumentali
  • DOTT. RUSSI– Le piante di pregio verranno certificate.
  • DOTT. CARUGATI (Confindustria Como) — Il Rapporto Ambientale se é intermedio allora é a completamento ma non essendo data purtroppo la possibilità di leggere i documenti di Piano questa condizione dimezza la capacità valutativa.Il Rapporto Ambientale non é neutro. A Pag. 130 si dice che la Rete ecologica diventa il confine per il Piano urbanistico di Como. Si pone il problema sulle valutazioni e prospettive delle parti edificate della città di cui si dice poco. Si richiede che ci siano altri mpomenti di confronto.
  • PROF. PAOLILLO — L’intervento del rappresentante di Confindustria coglie gli aspetti ambientali, quelli riguardanti le infrastrutture e nel Piano c’é un ampio approfondimento e ci sono le linee conclusive ed infine anche l’aspetto tecnico e a riguardo c’é un corposo documento. Non si possono prendere impegni per la parte politica , va rilevato però che non é sufficiente l’assemblea che la Legge 12 prescrive, non basta un intessuto chiuso.
  • STEFANO BRUNI –Il documento é una sfida e deve passare nella società civile.
  • PROF. PAOLILLO — Nel Documento si rilevano due tipi di approfondimenti: il primo relativo all’evoluzione del tessuto urbano a cui giunge Castelleti, il secondo quello archeologico: Si dovrà convocare una riunione con la Sovrintendenza per fare in modo che nel piano sia giù contenuta una normativa volta alla tutela.
  • ARCH. BORGHESANI (CNA) –Piena concordia con quanto già espresso da Carugati circa la necessità di rendere disponibili i documenti delle bozze del Piano.
  • CESARA PAVONE ( La città possibile como) — L’associazione ha presentato l’anno scorso le sue proposte al PGT e pubblicate sul proprio sito: l’istituzione del Parco Valle del Cosia, Interventi a favore della mobilità ciclistica, Valorizzazione del sistema dei Lavatoi Comaschi. Il Rapporto Ambientale é un documento prezioso ricco di dati scientifi e storici, indispensabili per meglio capire cosa sia Como il cui ambito paesaggisticpo é, assieme a quello di Brunate identificato dal PTPR come” un luogo dell’identità regionale”. Il Rapporto non tace le criticità che ne stanno minacciando l’immagine: banalizzazione, semplificazione e perdita di valore del paesaggio,e a livello ecologico, costante interruzione dei corridoi ecologici essendo ormai pochissimi i varchi relitti ed ancora, il cattivo stato in cui versano le principali matrici ambientali: l’aria, le acque del primo bacino del lago, le pessime condizioni di molta parte della rete fognaria che fanno dire al Rapporto ( pag. 33) che ” non é possibile parlare di sviluppo urbanistico della città se non si é in grado di dare garanzie sulla corretta gestione dei reflui fognari. Oggi questa garanzia non sussiste pienamente per l’esistente e conseguentemente non é immaginabile pensare che nuovi insediamenti possano sorgere in assenza di presidi ambientali funzionali” Si può ben dire che tale situazione era già presente quando sono stati mediati i Piani Attuativi che possono essere ben considerati parte di quegli interventi edificatori che l’Ing. Laria ha definito “pesantissimi”. Alla luce delle prescrizioni presenti nel rapporto, guardiamo al bicchiere mezzo pieno soprattutto dopo aver sentito le dichiarazioni che esse verranno accolte nel Piano e che autorizzano a pensare che il Parco Valle Cosia su cui stiamo lavorando da 15 anni, diventerà finalmente realtà. La notazione dell’Arch. Capsoni sugli alberi monumentali é ovviamente condivisa ma va rilevato che altrettanta attenzione dovrebbe essere posta ai giardini pensili sulle mura. Purtroppo uno di questi, quello in Via dell’Annunciata ( angolo via Volta) é stato distrutto e trasformato in garages. Eppure i giardini pensili sono un unicum, la cintura verde della città murata, ben visibile anche su Google maps. essi rappresentano un patrimonio storico-architettonico e paesaggistico che poche altre città possono vantare. La Sovrintendenza stessa, constatando il rischio che questa distruzione possa diventare precedente, aveva a suo tempo sollecitato il Comune di Como a porre un vincolo sui giardini al fine di bloccare ulteriori distruzioni.L’associazione ugualmente lo chiede.
  • PROF.PAOLILLO — Non essendo presente l’Ing. Laria va detto a sua difesa che un dirigente non può non applicare la legge:. Con gli uffici é in corso la digitalizzazione in 3D dell’abitato, casa per casa e si sanno ora quali sono stati i processi che hanno portato agli attuali elementi poco qualificanti. Chi ha compiuto questo massacro insediativo deve assumersene le responsabilità. Questo é un piano di commossa responsabilizzazione, é un Piano che invoca nuove modalità costruttive quali ad es. l’housing sociale, ma anche gli imprenditori devono cambiare testa.
  • ARCH. CAPSONI— Il comune di Como é collocato sul confine di un non rilevante Stato, porta verso il Nord Europa e questa posizione é stata sottaciuta: Il Rapporto conoscitivo andrebbe condiviso anche con gli Svizzeri. In merito ai P.A. :essi risalgono alla prima giunta Botta, era un primo passo che doveva poi avere giusto adeguamento, dovevano essere collegati e completati.Non é stato così, c’é stato qualcosa che andava ad affrontare la crisi che si stava abbattendo sull’industria comasca. E’ stato detto agli imprenditori: ” organizzatevi fuori, potete monetizzare gli edifici in Convalle , in cambio date qualcosa” in modo da organizzare questi completamenti. Gli industriali hanno pensato a vendere e ad intascare e il Comune non ha eseguito il completamento.
  • ING LARIA– I Piani Attuativi non essendo individuati dalla normativa si fanno solo se madiati. Il Consiglio Comunale é l’organismo competente che ha approvato una serie di Piani. Possono non piacere ma non si può violare la legge: Cosa succederà nel futuro? Non é possibile retrocedere. In urbanistica é stato introdotto il termine brownfields, aree parzialmente edificate o dismesse, comunque edificate. Esse vanno governate, come? Predisponendo delle gerarchie. Ci saranno aree all’interno del consolidato a cui vogliamo dare, tenedo conto delle funzioni per il diverso peso, non un indice unico . Ci sarà un rapporto concertativo tra pubblico e privato che consentirà di ottenere degli obiettivi su microscala senza avviare procedure defatiganti.I Piani Attuativi appartengono alle cose del passato. Ora c’é una fase ricognitiva di approfondimento perché la salvaguardia ambientale é più ampia , così come la tutela della memoria del passato che é anche tutela dell’ambiente. Stiamo ipotizzando di ragionare su aree a rischio geologico anche per le aree archeologiche , in sinergia con la Dott. Iorio, qui presente.
  • PROF. PAOLILLO — La Legge 12 ha un limite, é scritta da giuristi, non é fatta da urbanisti, é fatta dagli urbanisti della parola.“L’urbanistica parlata é come la ginnastica scritta”… non permette di costruire abiti su misura su soggetti non not, non prevede un inquadramento stategico, un programma strategico d’ambito, a dire che per talune parti è possibile dare degli indirizzi come elementi di leva. Il Piano puà essere di due tipi. Costrittivo e allora pone indici, distanze, norme ed alcuni lo privilegerebbero perché in fondo é una placenta urbanistica, oppure puà essere una tenzone colta e qualificata che motiva e trova elementi e dibatte. Una grande sfida. “Non me la sento di firmare un Piano in cui ci siano certezze”
  • ARPA LOMBARDIA –Il Rapporto Ambientale é completo e puntuale. Si ritiene che possano essere fatti ulteriori approfondimenti necessari sul tema dell’acqua in specie sul reticolo idrografico minore e sulle loro fasce di rispetto che vanno poi portate in cartografia. Si auspica che venga adottato il Piano del Traffico ed il Piano della Mobilità e che venga attuato il Piano della Zonizzazione Acustica.
  • ARCH. MONTI ( Presidente Ordine degli Architetti- Como) — Si coglie positivamente la volontà di aprire tavoli di concertazione. Siamo per un’architettura sensibile all’Urbanistica Alta, piuttosto che all’Urbanistica Italiana che mette i numerini.Ma chiediamo al Prof. Paolillo, qual é la resistenza della politica a questo approccio? Quanto é forte la politica tanto da poter contrattare? Occorre che alcune, poche regole ci siano, poche ma buone. Occorre un quadro di riferimento.Dentro il disegno di concertazione pubblico/privato la città dove mette i propri capisaldi? Quali sono e dove sono i punti in cui la città mette i suoi capisaldi? Se c’é un disegno di città pubblica, il pubblico dice: “va bene, questo si può fare , cosa mi dai in cambio?” Altrimenti vengon fuori le rigidità e si avrà un’urbanizzazione senza urbanità come quella che vediamo nella Bassa.
Il Dott. Russi ha quindi chiuso la Conferenza ringraziando i presenti.
Dalla lettura del Rapporto Ambientale ( che trovate cliccando sul titolo del post) e da questi primi confronti vi state facendo un’idea di come sarà il nuovo PGT?

Il presepio dei bambini di Ponzate

Il presepio dei bambini di Ponzate

“Bello questo ramo di nocciolo! Potremmo utilizzarlo per la costruzione del presepe”

si dicono Beppe ( sì, il ns Presidente) e Giovanni, un sensibile abitante della frazione, mentre sono nel bosco della valle di Ponzate a recuperare una poltrona abbandonata, e, detto fatto, lo caricano e poi lo appendono … sopra il lavatoio della frazione! L’idea é di allestire un presepe proprio lì, perché ora che il lavatoio é stato restaurato é uno scenario perfetto per ambientarvi la Natività. Un passa-parola e subito i giovanissimi Giulia Rho, Carla Livio, Giulio e Leonardo Mornati e Gabriele Reynaud, si aggregano e, muniti di compensato, traforo, pennarelli e pitture colorate, danno corpo ai personaggi che secondo loro non possono mancare in nessun presepe, neppure in uno sospeso!
Il luogo d’incanto si anima, prende vita, si colora, si fa magico, come uscito da una fiaba.
Davvero bravi questi scenografi in erba!
Sembra addirittura che il loro presepio abbia vinto un premio, beh! davvero meritato!


– 65

– 65

La vicenda delle paratie sta monopolizzando la già scarsa attenzione di questa città alle problematiche ambientali in cui è immersa fino al collo. Tanto per dirne una, oggi il Sole 24 Ore (mica il quotidiano dei Kollettivi Urbani) apre la prima pagina di Focus Ambiente con i risultati dell’indagine di Ecosistema Urbano 2009 per le città capoluogo di Provincia. Como dov’è? Ve lo diciamo noi: su 103 capoluoghi Como occupa la posizione n. 86, con una decrescita (nemmeno tanto felice …) di 65 POSIZIONI, il peggior risultato di sempre nella storia di questa indagine! Ma siccome lamentarsi non basta, Vi invitiamo l’11 novembre 2009, ore 21, all’Osteria del Gallo, dove presenteremo il contributo di Città Possibile al P.G.T. del Comune di Como, ossia le 30 pagine e 16 tavole in formato A3 che abbiamo depositato il 28 settembre in Comune di Como a proposito di Piste Ciclabili, Parco della Valle del Cosia e Lavatoi. Ci siete?

Il PGT del Comune di Como: le proposte di Città Possibile

Il PGT del Comune di Como: le proposte di Città Possibile

Qualche tempo fa avevamo lanciato sul nostro sito cinque azioni per migliorare, da subito, la qualità della vita a Como. Cinque piccole mosse che non richiedono grandi risorse ma soltanto un impegno forte e, soprattutto, la convinzione che le cose possano cambiare. Per noi, per i nostri figli, per tutti. Ne avevamo inizialmente individuate due (parco della valle del Cosia e lavatoi).

In vista delle osservazioni preliminari al Piano del Governo del Territorio, ne abbiamo aggiunta una (mobilità ciclabile) e il 28 settembre 2009 abbiamo protocollato presso Comune di Como il documento dal titolo ^Suggerimenti e proposte de La Città Possibile Como al redigendo Piano di Governo del Territorio del Comune di Como, ai sensi dell’articolo 13, c. 2, della legge regionale n. 12 del 2005^.

30 pagine e 16 tavole in formato A3: un lavoro importante e complesso, che abbiamo cercato di rendere il più comprensibile possibile: il documento è oggi disponibile nel testo integrale (tavole comprese) sul sito di Città Possibile.

Ne parleremo l’11 novembre all’Osteria del Gallo, ore 21:00, quando lo presenteremo alla città.

Siete tutti invitati.


C’é un Sax nel Parco Valle del Cosia

C’é un Sax nel Parco Valle del Cosia


Beppe Reynaud ci comunica che:

l gruppo dei volontari di Ponzate,

dopo l’intervento di ripristino della conduttura che ha riportato l’acqua della sorgente alla fontana, ( ed in futuro al lavatoio) si é dedicato al sassone
è stato ripulito, e poi ricostruito il sentiero di accesso rimasto sepolto da detriti e rifiuti

dobbiamo inserire nelle mappe del pvc la posizione
l sassone è un grosso masso erratico caro ai ponzatesi, prima in mezzo ad un prato era meta di gite e giochi, poi si è completamente imboscato

io ci andavo con mio nonno a prendere il sole

mentre il signor Ermanno Trombetta, autore della foto del Sax, ci spiega come trovarlo:

Il sentiero è percorribile da Chiassino partendo dalla Chiesetta,
alla biforcazione dopo circa 1 Km. seguendo il sentiero a sinistra si arriva
al torrente proprio all’altezza del sassone.
attraversato il torrente salire verso il rudere della chiesetta del cimitero.
purtroppo la zona è una discarica a cielo aperto ….
Attilio e compagnia cercheranno di sistemare…
(già segnalata al Comune -Sindaco- e alla Provincia
affinché pongano qualche cartello o una rete di protezione).

E’ proprio magnifico, uno splendido masso erratico che arrichisce ancor più il Parco valle del Cosia!


Mostra fotografica ^I Lavatoi nel triangolo Lariano e Alta Brianza^

Mostra fotografica ^I Lavatoi nel triangolo Lariano e Alta Brianza^

Dario Tagliabue – I Lavatoi nel triangolo Lariano e Alta Brianza

Albese Con Cassano (CO) – dal 14 marzo al 14 aprile 2009
CENTRO CIVICO FABIO CASARTELLI
Via Roma 21 (12050)
+39 031426122

Il tema indagato a cui farà seguito una pubblicazione, vuole portare l’attenzione sul recupero di romantiche strutture che, oltre a far parte della nostra memoria, entrano di diritto nella Storia e nel nostro Patrimonio culturale

Orario: sabato e domenica: 10.00/12.00 – 15.00/18.30; martedì: 14.00/16.00; mercoledì: 14.00/18.30; giovedì: 9.30/12.30; venerdì 16.00/18.30 (possono variare, verificare sempre via telefono)

Vernissage: 14 marzo 2009. ore 18.30

Autore: Dario Tagliabue (email: dariotagliabue@tiscali.it)

Patrocini: promossa dal comune di Albese con Cassano e dal Museo Etnografico e dell’Acqua
genere: documentaria, fotografia, personale

Fonte: http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=68465