Castagnata 2007

Castagnata 2007

Grande partecipazione Giovedì 1 novembre alla oramai tradizionale Castagnata alla radura del Ponte dei Bottini. Il cielo ha infatti concesso un bellissimo pomeriggio di sole alla 12° edizione della manifestazione promossa per sensibilizzare l’opinione pubblica verso la prospettiva di costruzione di un grande parco estensivo ai margini della città. Fondamentale il contributo della Pro Loco di Tavernerio che con la sua organizzazione consente da 5 anni la possibilità di un pranzo della tradizione locale. La giornata è stata animata dalle musiche proposte dal Baule dei Suoni che hanno coinvolto i presenti anche in danze tradizionali in un clima festoso. Quest’anno la presenza dell’apicultore locale Maurizio Gallo, con la degustazione delle sue diverse varietà di miele, ha contribuito a creare un’atmosfera da festa campestre. La sua azienda agricola a conduzione famigliare rappresenta una risorsa importante anche per la vivacità e la ricchezza del futuro Parco, la cui istituzione a sua volta potrebbe consentire una occasione di rilancio per le piccole aziende agricole residuali ancora presenti nella valle, importante testimonianza di storia e tradizione del territorio. Allo stand della Città Possibile è stato presentato il Progetto di Valorizzazione della qualità e delle potenzialità di fruizione della Valle del Cosia, predisposto e realizzato con gli studenti dell’Istituto Agro Ambientale San Vincenzo di Albese con Cassano attraverso la stipula di una convenzione col Comune di Como. Inoltre era presente uno spazio dedicato al Museo Etnografico e dell’Acqua “lavandee” di Albese con Cassano con il quale Città Possibile sta formalizzando una collaborazione nell’intento generale di valorizzazione e messa in rete di tutte le risorse ambientali, storiche e culturali presenti nell’area, nella prospettiva di un unico grande parco dal Ponte di San Martino alle sorgenti del torrente Cosia. Insomma, una gran bella giornata, ricca di soddisfazioni per tutti.


Le sette villette lungo la valle del Cosia

Le sette villette lungo la valle del Cosia

Da un lato un intervento di recupero inserito nel più ampio progetto del parco della Valle del Cosia, dall’altro chi pensa di potere realizzarsi la propria villetta godendo di vista amena e, perché no, dei benefici derivanti dalla sistemazione del tracciato della vecchia linea del Tram. 4mila metri quadrati di terreno interessati e un primo cittadino esteta: «Intervento edilizio molto bello» … da La Provincia del 28 ottobre 2007

Per il sindaco di Tavernerio Giovanni Rossini, quello in programma a Solzago è «un intervento edilizio molto bello, che si inserirà perfettamente nel contesto circostante». Per altri, e a testimoniarlo è il commento di un cittadino, Matteo Dominioni, non rappresenta che «l’ultimo ed ennesimo scempio». Questo perché, a suo dire, «in pochi giorni è stata sventrata una porzione di bosco e, contestualmente, una ruspa ha terrazzato il terreno». In via Como, ai piedi di Villa Crivelli, sorgerà infatti un nuovo complesso residenziale. Sette villette mono e bifamiliari, per un totale di nove unità abitative, troveranno posto su quattro nuovi terrazzamenti che si affacceranno su quella che era la via del tram, un nome, appunto «La linea del tram», che caratterizza anche il piano di lottizzazione 11 che detta le regole dei lavori in corso. Un piano contrastato. Composte da pian terreno e primo piano per un’altezza massima di poco più sette metri, le future abitazioni saranno collegate dall’alto alla soprastante via Como, su cui sboccherà il viottolo interno che permetterà l’accesso al caseggiati in costruzione. Ai 19 box privati in uso ai residenti si affiancheranno nove posteggi all’aperto. L’operazione coinvolgerà una superficie di oltre 4mila metri quadrati di terreno, con una volumetria di nuove costruzioni pari a 2454 metri cubi. Un intervento presentato a fine 2005 da una società di Delebio, contro la quale un’associazione locale, «La città possibile», ha presentato un’osservazione accolta soltanto parzialmente e volta a mitigare l’impatto dei lavori, soprattutto in termini di nuovi muri di contenimento e di modifica dei livelli esistenti. «Mi stupisce – dice Dominioni – che sia stata data una concessione edilizia per edificare a ridosso del parco del Cosia, la vecchia linea del tram che collegava con la città di Como. Non condivido la prassi di far cassa tramite le concessioni edilizie. Ciò significa costruire, costruire, costruire a tutto danno di quel poco di verde che è rimasto. Che senso ha un piano regolatore se viene continuamente modificato? Tramite questa mia segnalazione mi auguro di sollevare l’interesse e l’indignazione dei miei concittadini, perché una volta che un bosco è distrutto e compare il cemento non si torna più indietro». I lavori, come detto, sono in corso. Le ruspe hanno già modificato i livelli esistenti, provvedendo ad asportare il bosco che ricopriva le rive. «Un tempo – dice Rossini – in quella zona c’erano delle rive che erano utilizzate per l’erba. Come altri terreni, quando quell’uso è stato abbandonato è cresciuta una boscaglia per lo più di robinie. Niente a che vedere con essenze pregiate. L’intervento previsto si integra perfettamente con ciò che c’è attorno, visto e considerato che è passato al vaglio della nostra Commissione paesaggistica che, tra le tante, ha imposto diversi accorgimenti di natura progettuale. La posizione di quell’insediamento è invidiabile e, come conseguenza dei lavori, il Comune riuscirà anche a sistemare per sempre il mancato collegamento del condominio soprastante alle fogne. Mi sembra, insomma, che tutte le carte siano in regola per realizzare un bell’intervento». Alberto Gaffuri

L’articolo originale (pdf): www.cittapossibilecomo.org/stampa


CONSIGLIO DIRETTIVO DE “LA CITTA’ POSSIBILE”

10 SETTEMBRE 2007

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VERBALE CHIUSO LUNEDI’ 17 SETTEMBRE 2007
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PRESENTI:

membri del Consiglio:

  • Angelillo Ines
  • Bracchi Alberto
  • Castiglioni Marco
  • Lillia Danilo
  • Pavone Cesara
  • Rusconi Cecilia
  • Spallino Lorenzo

soci:

  • Bozuffi Patrizia

– ELEZIONE PRESIDENTE:

Nominata Rusconi Cecilia segreteria della riunione, i presenti eleggono Lorenzo Spallino presidente de La Città Possibile – Como.

-ATTRIBUZIONE AREE DI COMPETENZA:

Comunicazione: Cesara Pavone

Progetti: Alberto Bracchi

Soci: Danilo Lillia

-APPROVAZIONE PROGRAMMA DEL BIENNIO:

a) Agenda 21 Locale (A21)

Il Presidente uscente Angelo Vavassori, aveva, nell’assemblea di Giugno, espresso le sue perplessità sui lavori del gruppo Natura e Biodiversità ( attualmente impegnato nella redazione del regolamento del verde Pubblico e Privato del Comune di Como) ed aveva altresì presentato come possibile anche l’ipotesi di un abbandono dei lavori. Non così Alberto Bracchi che chiedeva invece che l’Associazione confermasse la sua volontà a spendersi ancora in A21.

L’attuale Presidente, Lorenzo Spallino è perplesso sugli esiti del processo qui a Como ( non sulle A21 in generale)

Il consiglio è chiamato a decidere se lasciare o rilanciare.

L’Associazione è presente in 3 dei 4 gruppi di lavoro e specificatamente nei gruppi:

· Natura e biodiversità: Angelo Vavassori

· Mobilità e trasporti: Alberto Bracchi

· Ciclo integrato dell’acqua: Cesara Pavone

L’Associazione non è stata presente nel gruppo Energia

Discussione:

CESARA: L’ultima convocazione del Forum porta la data di aprile 2007; le elezioni hanno interrotto i lavori dei gruppi, ad eccezione del Gruppo Natura e Biodiversità , che, grazie alla volontà del Dirigente di riferimento, Dott. Russi, a cui sta particolarmente a cuore il buon esito della redazione del regolamento del verde, ha continuato ad incontrarsi. L’insediamento della nuova Giunta è coinciso con l’inizio dell’estate, quindi ancora con tempi morti dal punto di vista amministrativo. Ora, si attende un segnale d’avvio da parte del nuovo responsabile, l’Assessore Peverelli. La proposta è di non lasciare per il momento, ma di aspettare almeno fino alla fine di settembre, quando, in assenza di un preciso segnale di rilancio di A21, l’associazione potrà chiederne pubblicamente ragione.

Si ricorda inoltre che A21 non è un processo che cala dall’alto ma è, o dovrebbe essere la sommatoria delle volontà dei soggetti pubblici e privati che agiscono sul territorio in collaborazione con L’amministrazione Comunale, che deve fare la sua parte, anche di indirizzo, ma che non è la sola responsabile del buon esito del processo e dell’attuazione delle Azioni che sono state votate pressochè all’unanimità dal Consiglio Comunale.

MARCO: ritiene che se La Città Possibile decide di continuare a partecipare al processo di A21 deve farlo in modo convinto come associazione, non lasciando l’iniziativa ai singoli soci presenti nei gruppi..

ALBERTO: si dice convinto che si debba continuare con Agenda 21 per non disperdere il lavoro fatto: ora esiste anche E21 (il cui responsabile è Aldo Pozzoli, giovane esperto di mobilità) che si basa su un blog da cui scaturiscono temi specifici rivolti a tutti i cittadini che possono contribuire nei vari ambiti. Strumento nuovo, finanziato con fondi europei, da tenere sicuramente d’occhio.

La questione di fondo è questa: l’ex-sindaco Botta aveva aderito alla Carta di Aalborg; in conseguenza di ciò l’Amministrazione successiva era stata in certo qual modo obbligata ad avviare il processo, portandolo avanti però senza convinzione, o forse addirittura osteggiandolo nei suoi passaggi chiave. Sicuramente ha pesato molto sulla scarsa partecipazione ad Agenda 21 (assenti quasi in toto i consiglieri comunali e i dirigenti, assente la scuola, poche le associazioni) la grave carenza a livello di comunicazione (voluta?) dell’ufficio stampa del Comune.

Nonostante ciò è convinto che si debba continuare, cercando di capire come si muovono e cercando di riportare l’attenzione sulla concretizzazione del Piano d’Azione.

Il Consiglio decide di non uscire dal Forum per il momento: ne valuterà l’opportunità dopo che saranno note le volontà del nuovo Assessore .

b) obiettivi:

SPALLINO: questi due anni devono servire per coagulare attorno a La Città Possibile nuove energie; le cinque azioni che verranno proposte entro novembre fungeranno da volano per rilanciare ed allargare l’Associazione.

RENDICONTO ECONOMICO:

Danilo provvederà a prepararlo

-STATO DEI PROGETTI IN CORSO:

LORENZO: il sito è da aggiornare con le ultime attività dell’Associazione; quelle dell’anno scorso e di quest’anno, il maggiore dei quali è la Finovia, progetto partecipato di riqualificazione della via Garibaldi a Fino Mornasco, dove è in progetto una tangenziale che sposterà il traffico pesante da tale via.

-PROGRAMMAZIONE E DEFINIZIONE DELLE “CINQUE AZIONI DELLA CITTÀ POSSIBILE PER MIGLIORARE LA QUALITÀ DELLA VITA A COMO”

I cinque punti che La Città Possibile intende promuovere sono:

1) Parco della Valle del Cosia

2) Il sistema dei lavatoi di Como

3) La certificazione ambientale ISO per Como

4) Il sistema della ciclabilità per Como

5) La riqualificazione dell’area dell’Ippocastano

– CALENDARIO

a) Per la data del 30 novembre sono fissati:

· presentazione delle schede sui cinque punti de La Città Possibile

· conferenza stampa

· cena sociale

VARIE ED EVENTUALI:

a) ALBERTO: Alessandro Lukàcs propone a La Città Possibile di aderire all’associazione che lui con altre quattro persone intendono fondare; un’associazione trasversale alle altre associazioni che si pone come obiettivo umanizzare e rendere accessibile la politica

b) ALBERTO: proposta di un convegno sulla sicurezza stradale legata al degrado urbano ed al senso di sicurezza percepito dai cittadini (ipotesi di titolo: “Siamo sicuri?”)

c) La Città Possibile intende partecipare alla manifestazione “L’isola che c’è” che si terrà il 15 e 16 settembre al parco comunale di Villa Guardia

PRESIDENTE: Lorenzo Spallino

SEGRETARIA: Cecilia Rusconi


Cinque azioni per migliorare la qualità della vita

Cinque azioni per migliorare la qualità della vita

La Città Possibile presenta cinque, concrete, azioni per migliorare da subito la qualità della vita a Como. Cinque piccole mosse che non richiedono grandi risorse ma soltanto un impegno forte e, soprattutto, la convinzione che le cose possano cambiare. Per noi, per i nostri figli, per tutti. Considerate queste cinque pagine come una proposta: suggerite, osservate, scrivete. Siamo aperti ad ogni contributo. Si inizia con il Parco della Valle del Cosia: altre sono in preparazione e altre le lasciamo a voi.


C’è un nuovo PLIS in Provincia di Como

C’è un nuovo PLIS in Provincia di Como


La recente vicenda del taglio del Bosco del Monte Sinai, ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica comasca, anche la decisione, presa dai comuni di Falloppio, Gironico, Lurate Caccivio, Montano Lucino, Olgiate Comasco, Oltrona S. Mamete. Uggiate Trevano, Villa Guardia, di salvaguardare una parte del loro territorio, segnato da notevoli valenze paesaggistiche, avvalendosi di uno strumento di tutela, relativamente nuovo, denominato PLIS, Parco Locale di Interesse Sovracomunale.
Le loro Amministrazioni,infatti, dopo un lungo iter, conclusosi con le deliberazioni dei rispettivi consigli comunali, hanno istituito il PLIS “Sorgenti del Torrente Lura”, e, in data 15 maggio 2006,hanno trasmesso alla Provincia di Como, formale richiesta di riconoscimento.
Nelle more del provvedimento, purtroppo, uno dei comuni aderenti, Olgiate Comasco, ha cambiato idea ed in data 4 ottobre 2006, ha avviato il procedimento amministrativo per il recesso dal costituendo PLIS ( la nuova giunta di centro-destra non ha ritenuto di poter accettare la perimetrazione del Parco defenita dalla precedente amministrazione) sfilandosi così dal gruppo dei comuni aderenti, i quali hanno, però, comunque deciso ( 6 febbraio 2007) di rinnovare la domanda di riconoscimento, anche senza il comune di Olgiate Comasco.
La Giunta Provinciale nella seduta del 1 marzo 2007 con delibera di giunta n. 89/10041
presenti gli assessori Zanetti Roberto, Cinquesanti Pietro, Riva Antonio, Novajra Giuseppe, Bin Giorgio, Arosio Edgardo, Cattaneo Francesco, Colombo Alessandro, assenti il Presidente, Carioni Leonardo e gli assessori Frigerio Alberto e Tessuto Alessandro, verificati i requisiti naturalistici-paesaggistici delle aree, nonché i presupposti tecnico/scientifici e normativi, ha formalmente riconosciuto il nuovo PLIS, così come previsto dalla legge regionale n. 1/ 5 gennaio 2000 che delega alle province tale competenza, ed individuato, come da convenzione tra i comuni gestori, il comune di Lurate Caccivio quale comune Capo-convenzione.
La delibera ha anche approvato, con documento allegato, le “modalità di pianificazione e di gestione” del PLIS da attuarsi attraverso un Programma Pluriennale degli interventi, da redarsi in base ai seguenti elementi:

Per la Pianificazione:
1) Il rilievo delle valenze geologiche, biologiche, paesaggistiche
2) Il rilievo della rete idrica naturale e artificiale
3) L’analisi della viabilità a servizio dell’attività agricola e fruizione del parco
4) Le modalità per la conservazione e/o recupero degli ambiti naturali e seminaturali esistenti
5) la salvaguardia del paesaggio agricolo
6) l’utilizzo di specie vegetali e faunistiche autoctone
7) le azioni per il recupero/valorizzazione//conservazione/ del patrimonio rurale/storico/architettonico
8) il recupero delle aree degradate tramite interventi di rinaturalizzazione
9) la fruizione ricreativa, didattica e culturale
10) il raccordo con le aree protette limitrofe tramite la creazione di corridoi ecologici
11) la mitigazione delle infrastrutture con inpatto territoriale significativo

Per la Gestione
1) la conservazione ed il ripristino degli ambienti naturali e seminaturali
2) la conservazione ed il ripristino delle reti ecologiche locali
3) la valorizzazione e la corretta gestione degli ecosistemi
4) la salvaguardia e la ricostruzione del paesaggio agricolo tradizionale
5) il miglioramento qualitativo e la sistemazione naturalistico-idrogeologica dei corsi d’acqua naturali ed artificiali
6) il recupero d’aree degradate
7) il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio rurale protoindustriale(storico/architettonico
8) la tutela ed il recupero del patrimonio etnografico
9) la creazione di greenways, quali percorsi ciclopedonali, sentieri e percorsi naturalistici, storici, culturali nonché
di strutture recettive ecocompatibili per allocazione e morfologiacon le esigenze di salvaguardia del parco
10) la predisposizione e messa a dimora di idonea segnaletica dettagliata e rispettosa dei valori paesaggistici del territorio
11) il sostegno alle attività economiche del territorio condotte in attuazione del principio dello sviluppo sostenibile
12) la creazione di una rete di scambi culturali, scientifici ed economici con le aree limitrofe del parco
13) la promozione di iniziative per la fruizione ricreativa, didattica e culturale
14) altre iniziative di conservazione e fruizione del PLIS previsto nello “schema direttore” allegato alla richiesta di
riconoscimento.

Devono inoltre essere previste e promosse forme di collaborazione con le diverse categorie sociali presenti sul territorio.

Cosa si può volere di più?
Solo che i Comuni del PLIS … trovino i fondi per la gestione del Parco, in modo tale da poter proseguire nel loro progetto, finora perseguito con tenacia e determinazione.
Alla Giunta Provinciale, (forse complice il clamore suscitato dal nulla osta dato al taglio del bosco, o l’imminenza delle elezioni), va dato atto di aver inserito, pur con qualche ritardo, nella propria agenda politica, il riconoscimento del PLIS.
Non possiamo che auspicare che qualche altro comune ( uno a caso.. Como) che finora ha fatto orecchie da mercante, si attivi e decida , come richiesto ormai da anni da La Città Possibile, di istituire con il comune di Tavernerio il PLIS Parco Valle del Cosia.

p.s.
la delibera informa che :” Dopo la votazione si dà atto che entra il Presidente”.
Domanda: era assente per necessità o si è semplicemente “sfilato” come il comune di Olgiate?


Il Cosia navigabile?

Il Cosia navigabile?

Conoscete “l’aria” , “mensile di informazione plurale della provincia di Como”? No? In effetti è ancora un po’ clandestina, la si tova poco nelle edicole ma di sicuro presso alcuni punti quali Garabombo, l’Arci, le Acli e le sedi di varie cooperative del comasco. Come detto dagli stessi promotori, l’aria non è un giornale normale , ma piuttosto un contenitore di pubblicazioni aventi diversa periodicità. Tra queste ecoinformazionicomo, già noto settimanale, ora mensile. Proprio questa testata nel numero di maggio ha sviluppato il tema “la città naturale”, tema particolarmente caro ad associazioni come lacittà possibile che fanno della qualità del vivere urbano una delle cifre del loro agire. Un numero prezioso, da conservare e consultare, non solo perché c’è l’intervento di Marco Castiglioni che a nome del gruppo PVC descrive i luoghi ed il progetto del Parco della Valle del Cosia, ma anche per “tutti gli alberi della città” l’elenco, un vero e proprio censimento, che Andrea Rosso fa dei nostri poco conosciuti compagni di vita urbana. Lascio alla vostra curiosità scoprire gli altri interventi, ma su uno ancora vorrei soffermarmi: quello di Marco Lorenzini , che in “Naturalità artificiale”, traccia l’evoluzione dell’uso del verde in città. Egli conclude il suo pezzo chiedendosi: “c’è a Como una classe politica coraggiosa e illuminata ..capace di far proprio il desiderio di cambiamento, una classe politica capace di una visione chiara e traducibile in orrizzonti che tutti possiamo immaginare, per esempio una Como città d’acqua con il Cosia navigabile, una città modellata sui bisogni della Spina Verde e del lago…”. Penso che Lorenzini si sia permesso una licenza poetica , perché ovviamente il Cosia essendo un torrente non è mai stato né potrà mai essere navigabile.Quanto alla nostra classe politica, mi augurerei che fosse prima di tutto realista, senza particolare immaginazione ma con ferma volontà di mettere in atto, a proposito di acque, il risanamento del Cosia,Fiume Aperto, Breggia e lago, come prescritto da ormai imprescindibili direttive europee.Uno studio effettuato dall’ARPA di Como nel 2004 descrive lo stato di qualità ambientale del Cosia: lungo i suoi 13 Km questo indice passa da buono, appena sopra Tavernerio, a sufficiente, lungo il suo tratto scoperto in città, fino a diventare pessimo nel tratto coperto e alla sua foce. Prima di “un camminamento sui tetti che formi un disegno visto dal cielo”.. come auspica Lorenzini, sarebbe opportuno che si mettesse mano al disegno delle reti fognarie , si completasse l’allacciamento dell’utenza non collettata (13,4% ) e la divisione delle fognature non separate (26,1%), in altre parole che si curasse maggiormente la città sotterranea che, raccoglie così tanta parte di noi.