L’importante è legittimarsi …
No. Mi spiace, ma nella vicenda che ha portato al ferimento di un ragazzino di 18 anni sospettato di essere un writer, si sta commettendo un errore, anzi il solito errore, quello di giustificare in qualche modo i writer e così legittimare la posizione di chi invoca il nucleo antiwriter. La gente non vuole i writer come non vuole i corpi speciali con “licenza di uccidere”. E ha ragione. Non solo: senza saperlo, la gente comune coglie il nocciolo del problema, perchè giustificando un estremo si legittima il suo opposto. Per quanto mi riguarda, gli autori degli scarabocchi di cui è pieno il centro storico possono essere tranquillamente inviati ai lavori socialmente utili: il fatto che il Comune di Como non gli abbia mai concesso degli spazi, non giustifica in alcun modo che si sfoghino bomboletta alla mano. Sono sottoposto a un regime fiscale folle che mi impone di anticipare il 90% delle tasse su entrate ancora non avvenute: non per questo mi vendico portandomi a casa l’equivalente in cartelli stradali. Come sempre, sfugge il dat di sfondo: si è creato un corpo speciale che risponde a soggetti politici e non a istituzioni centrali. Questo è il vero punto: vederlo non sottolineato e annegato tra le polemiche, le urla, i capelli da rasta, le bombolette, le keffiah, mi amareggia più del sorriso ebete dei quattro affacciati alla finestra del municipio, che invece sanno benissimo che alzando il livello della polemica le ragioni dei giusti scompariranno con quelle degli empi. “Uccideteli tutti: il Signore riconoscerà i suoi“: gridò il legato pontificio Arnaldo-Amalric alla presa di Bèziers. Finirà così. Tutti a urlare, ma la voce di quelli che denunciano la violazione dei principi costituzionali in materia di ordine pubblico finirà inascoltata, confusa e incomprensibile. E tutto rimarrà come prima. L’importante è continuare a legittimarsi vicendevolmente … keffiah vs. pizzetti di AN. Che tristezza.
- Un uomo alla finestra, anzi quattro
- Aesculus – Ippocastano