Ghiaccio sulla scuola, Como inclusa.
Non so se Brezzadilago ha scritto Ghiaccio pensando alla mozione, proposta dalla Lega Lombarda ed inserita nel maxiemendamento presentato dal Governo, interamente sostitutivo del disegno di legge di conversione del Decreto legge 1° settembre 2008, n. 137, riguardante l’istituzione, per la scuola dell’obbligo, di classi di inserimento per gli stranieri che non parlano o parlano poco la lingua italiana, di fatto delle classi separate, mozione passata con 265 sì e 246 no.
Non lo so, ma leggendo le notizie riguardanti questa riforma ho provato la stessa sensazione di ghiaccio che la blogger comasca evoca nella sua poesia. Il ghiaccio non si è sciolto, purtroppo, neppure leggendo la “riflessione” scritta da Adria Bartolich e pubblicata dal nuovo quotidiano L’Ordine perché, come non raggelarsi, quando ci dice, quasi a dimostrazione che le classi separate esistono già, che gli alunni stranieri, sarebbero concentrati su tutto il territorio nazionale, in meno di 50 istituti, e che, a Como, la scuola media Parini, ha scelto di concentrare gli stranieri in un corso solo. Alcune sue considerazioni poi, mi hanno ulteriormente gelato, questa, forse più di tutte:
Il modello “tutti gli uguali insieme” nella storia dell’umanità è stato quello più praticato. Ad esso viene spesso contrapposto l’altro, che nella sua ultima declinazione trendy è “la ricchezza delle differenza”. I primo individua chiunque sia al suo esterno come un nemico, il secondo si trasforma in una rissa permanente al suo interno.
Senza speranza, senza scampo, senza scelta, la separazione o la rissa permanente come dato ineludibile, quando invece ci sono esempi virtuosi come documentato da questo post su Affaritaliani.it.
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