Un po’ di ironia non guasta.
Molto british.
Molto british.
“Bello questo ramo di nocciolo! Potremmo utilizzarlo per la costruzione del presepe”
Amanti della bicicletta, delle escursioni a piedi o di corsa, alla ricerca di idee per percorsi da compiere? Da http://www.bloginmano.com la segnalazione di BikeMap, sito web molto completo dove si possono trovare itinerari già pronti con tutte le informazioni o dove creare dei nuovi itinerari. Ognuno può contribuire, segnalare i propri percorsi favoriti, crearli, commentare e molto altro. Entrando nel sito troviamo una mappa visualizzabile in diversi modi, che ci permetterà di specificare l’area di interesse, scegliere quindi “il mezzo”, pensato soprattutto per la bicicletta ci sono comunque anche itinerari da fare a piedi, di corsa o con i pattini. Si possono creare percorsi di ogni tipo, per una bella corsa in una specifica zona, oppure anche viaggi di centinaia di kilometri, molto utile ad esempio se vogliamo pianificare lunghi viaggi in bicicletta. Tutti i percorsi sono ben specificati, con la mappa, il numero di kilometri, il tipo di superficie, quanti kilometri di salita, troviamo anche lo schema dell’altimetria per visualizzare salite, pendenze ed il punto del percorso dove si trovano. Gli itinerari si possono poi scaricare e stampare.
Link: Bikemap.net – I tuoi itinerari ciclabili online
Fonte: http://www.bloginmano.com
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Alle ore 16:50 di oggi Il Corriere lancia il notizione: “Ecomostri, il muro sul lago di Como verrà abbattuto“! Alle 18:15 anche Repubblica titola sul suo sito: “Como, sarà abbattuto il muro sul lago. Il sindaco ha ceduto: “Faremo delle paratie“.
Dopo i vari voltafaccia, speriamo sia la volta buona. Ma soltanto ieri la notizia era: “Contrordine: Bruni NON abbatte il muro. Il sindaco in visita al cantiere precisa: «Il progetto è questo. Nessuna correzione radicale»”.
P.S. A noi ricorda, chissà perché, il Guccini più bello, quello di “Notizia di emergenza, agite con urgenza, un pazzo si è lanciato contro al treno” (La Locomotiva).
Como: «Il muro sul lago verrà abbattuto»
Il sindaco Stefano Bruni: la barriera sostituita da paratie mobili. «Avremo l’aiuto della Regione»
MILANO – «Il muro, che era previsto dal progetto, non ci sarà più; verrà abbattuto e sarà interamente sostituito da paratie mobili». Lo ha dichiarato oggi il sindaco di Como Stefano Bruni, sotto assedio nelle ultime ore, insieme all’assessore alle Grandi opere, Fulvio Caradonna, sul caso del muro costruito sul lungolago. «Nei prossimi giorni – ha detto il primo cittadino – saremo in grado di fornire i dettagli tecnici, ma il muro verrà abbattuto. Dovrà essere sostenuto un certo costo, tuttavia la Regione è con noi. Ho parlato questa mattina con Roberto Formigoni e il presidente sostiene questa ipotesi; è questa la priorità».
LA PROTESTA – Sembrerebbe chiudersi, così, la diatriba che ha visto l’intera città sollevarsi contro il primo cittadino del capoluogo lariano per difendere il lungolago, dove da due anni è in costruzione un sistema di paratie mobili anti-esondazione. Il muro «dello scandalo», che domenica ha visto scendere in piazza esponenti politici e comaschi senza bandiera, doveva essere alto 25 centimetri e degradare poi nell’acqua. La barriera di cemento che ha rischiato di mandare a casa la giunta di centrodestra era una variante al progetto originale, compiuta in corso d’opera e priva di apparenti giustificazioni. Il sindaco Bruni, Pdl, ha visto prima montare l’ira dei comaschi con centinaia di email inviate ai giornali locali, poi la manifestazione di piazza per chiederne l’abbattimento e infine l’affondo della Lega nord e di qualche esponente della maggioranza, schierati ufficialmente contro il progetto. Di fronte alla sollevazione popolare, Bruni si è dovuto arrendere: «Niente muro».
L’INCHIESTA – Il sistema anti-esondazione, del costo di 15 milioni di euro, è finanziato dalla Legge Valtellina perché rientra tra le opere giudicate necessarie dopo l’alluvione del 1987. Il pm Simone Pizzotti nei giorni scorsi aveva aperto un fascicolo contro ignoti e disposto l’acquisizione della documentazione relativa al progetto, per accertare eventuali violazioni alle norme edilizie.
28 settembre 2009
Questa è la schermata del sito del Comune di Como alle ore 14:30 di oggi, 28 settembre 2009. Nessun accenno alle paratie. Qualcuno può cortesemente avvisare il responsabile del sito che c’è una città inferocita lì fuori?
=== Google News Alert per: como paratie lago ===
Como, corteo anti-muro. Ma è un flop
il Giornale
Il sistema di paratie infatti impedisce la visuale sulla panoramica del primo bacino che ha reso famoso il lago di Como. Considerata l’attenzione con cui i …
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«Mancanza di gusto» Operazione boomerang secondo Luciano Caramel
Corriere di Como
E non soltanto con i comaschi, perché il lago e il suo rapporto con la città di Como sono patrimonio di tutti». Conclusione chiara. …
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Increduli anche i turisti «Uno scempio assurdo»
Corriere di Como
In coda per una foto davanti alle finestrelle sulle palizzate delle paratie. Se fino a pochi mesi fa i turisti non lasciavano Como senza un immancabile …
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La rabbia dei cittadini davanti agli oblò
Il Corriere di Como
Maria Rosaria Ales e Lucia Callaci sono due turiste siciliane innamorate del Lago di Como, dove tornano ogni anno da 10 stagioni. …
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=== Google Blogs Alert per: como paratie lago ===
Como. Il muro che divide il paese. Il potere e la rabbia dei cittadini …
circa due metri che copre gran parte del panorama del Lago di Como, e’ spuntato nel giro di pochissimi giorni laddove erano in corso da circa due anni i lavori per la costruzione di un gigantesco sistema di paratie anti-esondazione. …
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=== Google Web Alert per: como paratie lago ===
«Abbattiamo il muro sul lago» Paratie, cinquecento in piazza …
27 set 2009 … Como – Circa cinquecento persone hanno preso parte alla manifestazione organizzata ai giardini a lago contro il muro realizzato all’interno …
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Da www.corriere.it.
=== Google News Alert per: como paratie lago ===
Quel muro del lago di Como
La Stampa
Vi sembrerà incredibile, ma a Como il lago non c’è più. O meglio, c’è
ancora ma non si vede: il sindaco l’ha fatto sparire, come un
prestigiatore. …
<http://www.lastampa.it/
Non basta abbattere il muro C’è tutto un lago da salvare
La Provincia di Como
Nel mirino dei suoi sconsolati commenti, oggi non ci sono soltanto le
paratie e il muro della vergogna che ha fatto indignare la città. Questa
fetta di lago …
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Muro contestato, ora c’è un’inchiesta
Il Giorno
Da giovedì il contestato muro realizzato sul lungolago nell’ambito del
progetto sulle paratie antiesondazione non è più solo una questione di
opinione, …
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Muraglia sul lungolago, i politici corrono ai ripari
Corriere di Como
La “discrezionalità” utilizzata del direttore dei lavori delle paratie
per erigere l’ormai celebre “muro” sul lungolago di Como era
evidentemente troppo …
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Gli architetti e gli ingegneri: si torni al progetto originale
Corriere di Como
Si trattava di realizzare un muro interrotto da tratti con paratie mobili.
Senza dubbio però il muro avrebbe dovuto essere più basso rispetto a
quello …
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Gaddi: «Ecomostro». Bruni: «Si scusi o lo caccio»
Corriere di Como
Oltre a Gaddi, ieri non vi è stato praticamente politico comunale che non
abbia usato toni durissimi sullo stato di fatto delle paratie. …
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«Non sappiamo più come rispondere alle domande dei nostri clienti»
Corriere di Como
«Chi viene a Como vuole vedere il lago – conclude infine Mohamed Shalaby,
dell’Albergo del Duca di piazza Mazzini – La città offre poco a livello di
…
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Quattro gruppi e oltre mille fan su “Facebook”
Corriere di Como
Il caso paratie approda in tutta la sua forza anche in Rete. “Abbattiamo
il muro sul lago di Como” ha fatto registrare in un solo giorno oltre
mille …
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=== Google Blogs Alert per: como paratie lago ===
Brezza di lago: Lungo muro Trento
di Elena
Lungo muro Trento. A frequentare i corsi di fotografia di Fabrizio, si
incontrano persone che fanno foto bellissime. Grande Marco! Pubblicato da
Elena alle 14.38. Tags: como, Lago di Como, paratie …
<http://brezzadilago.blogspot.
Brezza di lago
<http://brezzadilago.blogspot.
=== Google Web Alert per: como paratie lago ===
Lago di Como, Esondazioni e Paratie » Luca Zappa Web Corner
Sul lungo lago di Como ci sono ormai da qualche hanno lavori per la
costruzione delle paratie che dovrebbero proteggere dalle esondazioni del
lago in Piazza …
<http://www.lucazappa.com/
Ticinonline – Ticino – Lago “murato”, Como in rivolta
25 set 2009 … Il cantiere delle paratie è sempre stato visto, a Como,
come qualcosa di sgradito, e la notizia dell’azzeramento della vista del
lago è …
<http://www.tio.ch/aa_pagine_
La Procura ora indaga sulle paratie di Como – Milano – ilGiornale …
La Procura di Como ha sequestrato in Comune il progetto delle contestate
paratie costruite per difendere la città dalle esondazioni del lago.
<http://www.ilgiornale.it/a.
Paco: dal ’96 si sa che le paratie sono una vergogna «
25 set 2009 … «1996: Paco promuove le prime iniziative contro il
progetto delle paratie a lago 2009: lo scandalo del muro di Como che
nasconde la vista …
<http://ecoinformazioni.
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Quel muro del lago di Como
Un’enorme parete cancella il panorama per evitare le esondazioni: rivolta in città
Michele Brambilla
Fonte: www.lastampa.it / 26 settembre 2009
Vi sembrerà incredibile, ma a Como il lago non c’è più. O meglio, c’è ancora ma non si vede: il sindaco l’ha fatto sparire, come un prestigiatore. E invece della bacchetta ha usato un muro. Una bella muraglia stile Ddr destinata a correre da un punto all’altro dell’intero lungolago, che ha forma di semicerchio e circonda quel celebre «primo bacino» del Lario che attira turisti da tutto il mondo. Per adesso la lugubre mattonata copre il lungolago sinistro, che si chiama «Trento» e va dalla centrale piazza Cavour ai giardini in zona stadio; a lavori ultimati, coprirà anche la parte destra, chiamata «lungolago Trieste» (l’unità d’Italia si fonda anche sulla par condicio degli scempi).
Il famoso Hotel Metropol Suisse, che è sul lungolago Trento, sta già meditando di rettificare i propri dépliant destinati agli americani che vengono a vedere il paradiso scelto da George Clooney: «Grazioso ristorante con terrazza vistamuro». Il tutto è talmente assurdo che la Procura della Repubblica ha già aperto un’inchiesta e il sindaco, pressato dalla città, ha annunciato che modificherà il progetto, abbassando il muro, anche se non si sa né come né quanto. Ma andiamo con ordine, perché la vicenda oltre che grottesca è un po’ complessa. Innanzitutto una domanda. A che cosa serve questa muraglia? Se si sacrifica il panorama, è evidente che dev’esserci una ragione superiore. E invece no. La muraglia non serve a niente. Incredibile anche questo, ma vero anche questo: non serve a niente.
Il fatto, o meglio l’antefatto, è il seguente. A Como, di tanto in tanto, il lago esondava, e andava in pratica a riprendersi ciò che un tempo era suo, quella piazza Cavour ricavata al posto dell’antico porto. Succedeva, in media, una volta ogni tre anni e qualche danno – anche se niente di che – c’era. Da qui il vecchio dibattito sull’opportunità o no di erigere paratie che impedissero l’esondazione. A lungo si è discusso su come farle, se mobili o fisse, su come ridurre al minimo l’impatto ambientale e così via. Il problema però, da qualche anno, non si pone più. Perché azionando le chiuse di Olginate, nel Lecchese, l’acqua del lago defluisce verso l’Adda, e dall’Adda va a irrigare i campi del Lodigiano e della Lomellina. Quindi, le paratie non servono più. Sennonché, ventidue anni fa (sì: ventidue) c’è stata un’alluvione in Valtellina, con esiti devastanti: frane, morti, paesi scomparsi.
A Como i danni furono limitati all’arrivo di detriti. Danni, in ogni caso, da risarcire. Una legge apposita, chiamata appunto «legge Valtellina», stabilì che al Comune di Como spetta un indennizzo pari a 17 milioni di euro di oggi. Ma per usufruire di questo stanziamento bisogna costruire le paratie. Ecco perché l’opera in questione è diventata fondamentale: per avere i quattrini, non per evitare le esondazioni. Tipicamente italiano il paradosso, tipicamente italiana anche la soluzione adottata dal Comune di Como per «trovare la quadra» come dice Bossi: facciamo delle paratie mobili, e quindi non visibili quando stanno giù, all’interno di un progetto collettivo che ci permette di rifare tutto il lungolago praticamente a costo zero. Questo hanno deciso alcuni anni fa in Comune, affidando il progetto a tre professionisti di indiscussa competenza. Il progetto resta però fermo nei cassetti fino al 2003.
Seguono due anni di sonno. Nel 2005 il Comune, cominciando a sentire gli effetti della stretta finanziaria, decide di abbandonare i tre professionisti e affidare un nuovo progetto al proprio ufficio tecnico. La città è all’oscuro di tutto: ogni tanto viene mostrato qualche disegno, anzi qualche «rendering» come si dice per fare più tendenza, che assicura che sarà tutto una meraviglia. Nel 2006 si apre il cantiere, affidato a una ditta più che affidabile, la Sacaim, la stessa del Mose di Venezia. Ditta, però, tenuta a seguire il nuovo progetto. I lavori procedono senza che nessun comasco veda niente, perché una palizzata di legno impedisce la visuale del cantiere. Sennonché qualche giorno fa entra in scena il primo eroe della vicenda, un signore di 62 anni il cui nome e cognome – Innocente Proverbio – sembrano usciti dalla fantasia di Andrea Vitali, che ambienta i suoi romanzi su questo lago.
Il signor Innocente Proverbio è un pensionato e come tutti i pensionati che cosa fa? Va a vedere i cantieri. Così, sbirciando da un oblò nella palizzata, si accorge del misfatto. E siccome la seconda cosa che fanno i pensionati dopo guardare i cantieri è scrivere al giornale locale, il signor Innocente Proverbio avverte il quotidiano «La Provincia», al quale non par vero di aprire una battaglia epocale: dopo Berlino, anche Como ha finalmente il suo muro da abbattere. In pochi giorni tutta la città insorge. Anche la maggioranza, di centrodestra, è divisa. A difendere l’opera restano il sindaco, Stefano Bruni, e il suo vice, Fulvio Caradonna, assessore alle Grandi opere. Tutti e due sono del Pdl. La prima difesa è: «Balle dei giornali».
La seconda: «Abbelliremo il muro con delle fioriere». La terza è la minaccia di espulsione dalla giunta contro gli assessori dissidenti, come Sergio Gaddi (Pdl pure lui), responsabile della Cultura, che ha parlato di «un ecomostro». Ma la valanga sembra destinata a travolgere tutto, muraglia e giunta. Anche perché per fortuna la casa del sindaco Bruni è una di quelle case dove comandano le mogli. E la moglie di Stefano Bruni – Raffaella, una bella signora bionda che insegna greco e latino al liceo Volta – è la seconda eroina della vicenda. Induce a più miti consigli il consorte, che l’altra sera si presenta al Consiglio comunale straordinario dicendo che sua moglie l’ha convinto ad «abbassare il muro». Muro che – e questa è l’ultima notizia incredibile – sarebbe pure abusivo, tanto che la Procura ha aperto un’inchiesta. Di solito è il cittadino che costruisce senza l’autorizzazione del Comune. Qui invece sarebbe il Comune a non aver autorizzato se stesso. Vedremo. Vedremo soprattutto se l’abbassamento promesso dal sindaco basterà a salvare la vistalago. Mentre non c’è incertezza su chi pagherà l’eventuale abbattimento dei lavori inutili: il Comune.
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