Primarie 2007: La Città Possibile partecipa!

Primarie 2007: La Città Possibile partecipa!

Il 4 febbraio 2007 si terranno le Primarie indette dal centrosinistra per la scelta del candidato sindaco alle elezioni amministrative comunali di Como. La Città Possibile ha deciso di presentare Alberto Bracchi come candidato e di supportare in prima persona la sua candidatura: crediamo che la nostra presenza possa costituire un valore aggiunto per la scelta del candidato e per lo stesso programma della coalizione, un modo di porre sul piatto contenuti e non persone, metodologie concrete e non affermazioni teoriche. Siamo convinti di poter aggiungere qualche cosa, senza nulla togliere ai partiti. Alberto non è in questo momento, per una recentissima operazione alla spalla, in grado di partecipare direttamente all’attività promozionale: Città Possibile ha perciò individuato alcune persone in grado di sostituirlo nei dibattiti che precederanno il 4 febbraio. Nel frattempo abbiamo bisogno di raggiungere le 250 firme a sostegno della candidatura, che il Regolamento impone di depositare entro il 26 gennaio.

Info sulle Primarie e su come firmare per candidare Alberto Bracchi: http://www.cittapossibilecomo.org/primarie.htm


Cominciamo bene

Capodanno 2006/2007, ore 0,30, via Regina per Cernobbio.
I fantastici fuochi d’artificio ‘allietano’ le centinaia di persone accalcate sul lungolago, strette nella festa, la bottiglia in mano, strettissime fra le auto parcheggiate in fila continua sul marciapiede, anzi sul percorso ciclopedonale, che da villa Olmo conduce a Cernobbio. Il timido ciclista, lo spaurito pedone, cercano di farsi largo, impossibile. Del resto, poveri automobilisti, sono venuti da fuori, dove la mettono la macchina… In ogni caso tranquilli, nemmeno una multa, è festa, si può chiudere un occhio. E tanto il povero pedone, il ciclista, sono abituati a Como. Si adatteranno anche questa notte.
L’aria è calma, niente vento, il cielo si riempie di fumi, e ricomincia la conta: 1 a zero per le PM10.
Intanto, nell’abbuffata di schede VOTA IL TUO SINDACO sul giornale, i soliti noti si contendono le posizioni di testa…


Smog: aria più respirabile a Como!

Smog: aria più respirabile a Como!

Lo smog a Como migliora. Se nel 2005 abbiamo avuto 122 giorni con valori di polveri sottili (PM10) superiori ai limiti massimi fissati in sede europea, nel 2006 male che vada arriveremo a 108 giorni, ossia l’11% in meno. La città, sentitamente, ringrazia. Per approfondire:

Stampa locale:

Risorse:


Primarie [elezioni]

Primarie [elezioni]

Elezioni primarie [definizione]

Le elezioni primarie sono una competizione elettorale attraverso cui gli elettori o i milanti di un partito politico decidono chi sarà il candidato di un partito o di uno schieramento politico per una successiva competizione elettorale.

Elezioni primarie [in Italia]

In Italia le elezioni primarie non sono previste o regolamentate per legge, come avviene negli USA. Il primo caso di elezioni primarie di rilievo nazionale si è avuto il 16 ottobre 2005, allo scopo di scegliere il candidato Presidente del Consiglio dei Ministri della coalizione di centrosinistra, L’Unione per le elezioni politiche tenutesi nella primavera del 2006. L’esordio italiano delle primarie ha visto la partecipazione di più di 4 milioni di persone e la vittoria (con circa il 74% dei consensi) di Romano Prodi fra i sette candidati disponibili, prevalendo su quattro segretari di partito e due esponenti indipendenti. Clemente Mastella ha affermato che si è sopravvalutato il numero dei partecipanti. Il sistema di voto usato è stato quello di “una testa un voto” a scrutinio segreto. Potevano partecipare alle primarie anche gli stranieri residenti in Italia e le persone che compivano i 18 anni entro la data delle elezioni politiche, il 13 maggio. In precedenza si erano già tenute delle Elezioni Primarie per decidere il candidato del centrosinistra alle elezioni regionali del 2005 in Puglia, tra Francesco Boccia e Nichi Vendola, con la vittoria di quest’ultimo, che vinse poi anche le elezioni, diventando Presidente della Regione. Più tardi l’esperimento delle Primarie fu ripetuto dal centrosinistra in vista delle elezioni amministrative italiane 2006: per la scelta del candidato alla Presidenza della Regione Sicilia, Rita Borsellino, sorella del magistrato Paolo Borsellino ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992, sconfisse Ferdinando Latteri, rettore dell’Università di Catania; anche a Milano il candidato Sindaco per l’Unione fu scelto con il metodo delle primarie e l’ex questore Bruno Ferrante prevalse sul Premio Nobel Dario Fo. In italia questo tipo di elezioni non ha alcun valore legale, anche se molti esponenti politici, considerandolo un modo diretto di partecipazione dei cittadini, ritengono necessario estenderne il più possibile l’utilizzo. Tuttavia, in Toscana esiste una legge, la cosiddetta “legge 70”, che consente formalmente ai partiti di tenere elezioni primarie per la scelta dei candidati in ambito regionale. Gli unici ad avere usufruito di questo strumento sono stati finora i Democratici di Sinistra, in occasione delle elezioni regionali tenutesi in Toscana nel 2005.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Elezioni_primarie


Itinerari Urbani a Ferrara

Itinerari Urbani a Ferrara

L’Associazione ^Il corpo va in città^, in collaborazione con la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Ferrara organizza il Corso di Perfezionamento Itinerari Urbani. Il corso ha l’obiettivo di definire una professionalità capace di leggere i contesti, acquisire strumenti di ascolto utili ad orientare il proprio intervento, agire in rapporto alla situazione sociale di riferimento e attivare strategie partecipative. Il corso si rivolge a diplomati e laureati e propone contenuti appetibili a progettisti, ricercatori, operatori sociali ed educatori.

Sede del Corso
: Facoltà di Architettura di Ferrara, Via Quartieri, 8 44100 Ferrara.
Durata del Corso: Il corso si svolgerà nei week-end a partire dal 18 novembre 2006 fino al 22 aprile 2007 per un totale di 164 ore di lezioni frontali, affiancate da simulazioni di processi partecipativi in aula, visite a siti realizzati con metodologie partecipative, laboratori
esperienziali in ambiente urbano. La chiusura del corso è prevista nel mese di maggio 2007.
Maggiori dettagli: www.itinerariurbani.it e http://www.cittapossibilecomo.org/new.htm


Le politiche del traffico e la salute dei cittadini

Le politiche del traffico e la salute dei cittadini

Nella discussione su piazza Cavour, da dietro le spalle degli intervistati fa capolino il famigerato parcheggio sotterraneo. Lontano parente del parcheggio a raso da realizzarsi attraverso l’interramento del lago fino alla diga foranea (anni ’60), ci strizza l’occhio, il diavoletto, ben sapendo di contare sul politico di turno. Compare una volta in piazza Matteotti, una volta di fronte alla Funicolare, ogni tanto in piazza Cavour, a seconda degli umori di un’amministrazione totalmente assente sul piano progettuale. Duecento, 300, a volte anche 500 posti auto al servizio del centro: il lancio dell’assessore ai Lavori Pubblici, il (cauto) plauso del primo cittadino, il silenzio dell’assessore alla Viabilità, lasciano, di fatto, campo libero alle più disparate elucubrazioni, più o meno disinteressate. Ma il dubbio che uno straordinario attrattore di traffico possa aggravare l’insostenibile situazione ambientale della convalle, non viene a nessuno? Peccato: perché basta girare le pagine dello stesso quotidiano dell’8 settembre, per scoprire che “abbiamo” (e, davvero, per chi utilizza quotidianamente la bicicletta fa specie dover usare la prima persona plurale) superato del doppio il limite europeo sullo smog. Con un’espressione tra lo sconsolato e il rassegnato, il primario di pneumologia del Sant’Anna ci suggerisce di evitare strade trafficate e orari più caldi, soprattutto con i bambini. Ma due parole sul fatto che andrebbe eliminata la causa dell’inquinamento, e non gli inquinati, no? Veramente siamo medici, assessori, sindaci, avvocati, giornalisti e quant’altro ma non cittadini, non persone? Diciamo la verità: non soltanto c’è il dubbio che non esista alcuna politica di gestione del traffico a Como, ma che forse non esista neppure la volontà di approfondire quanto traffico e inquinamento siano connessi e che cosa si possa fare (e si fa) a questo proposito. Io so di nulla sapere, ammoniva Socrate. Affermare che i posti blu sono la risposta comasca ai problemi di inquinamento che Milano vuole gestire tramite il “road pricing“, è cosa scientificamente errata, detta senza alcuna cognizione di causa ma tutto sommato innocua. Rifiutarsi di programmare il futuro della città definendo una scala di priorità e dicendo cosa si può fare e cosa non si può fare è (o dovrebbe essere) motivo di grave imbarazzo per un amministratore pubblico. La Biennale di Architettura ha messo al primo posto la città vivibile, sottolineando come il 75% dell’anidride carbonica del mondo si produca nelle città e come la qualità della vita urbana non possa rinunciare a un’architettura strumento di democrazia. Nulla di tutto questo attecchisce a Como, dove all’amministrazione non passa per la mente che, quando la gente chiede di essere più cauti nel rilasciare le autorizzazioni per le manifestazioni in piazza Cavour, forse non sta dicendo che la piazza piace così com’è, ma che è stufa di vedere quattro bancarelle con il formaggio stagionato (con tutto il rispetto per il formaggio). Avanti dunque con il parcheggio sublacuale: purché ci sia uno sponsor politico, la cosa si può fare. Ma se Como vanta tumori ai polmoni e affezioni alle vie respiratorie nettamente superiori alla media italiana, forse è il caso di rivedere le politiche ambientali di questa città. Ammesso che ce ne siano.
Lorenzo Spallino

Pubblicato su La Provincia del 12 agosto 2006


Il Consiglio Comunale ha adottato il Piano d’Azione AG21 del Comune di Como

Il Consiglio Comunale ha adottato il Piano d’Azione AG21 del Comune di Como

L’assessore D’Alessandro l’aveva detto ed è stato di parola : ha portato in Consiglio comunale il Piano d’Azione di Agenda 21 del comune di Como e ne ha proposto l’adozione. Dopo le polemiche suscitate, tra novembre e dicembre 2005, dall’affrettata scelta di otto Azioni fatta in solitario dalla Giunta senza il prioritario passaggio in Consiglio per l’adozione e dalle dimissioni del Dott. Bartesaghi dall’incarico di coordinatore e responsabile scientifico di Agenda 21 Como, sembrava che il processo si stesse fermando.L’assessore D’Alessandro aveva rinviato al mittente le accuse del Dott. Bartesaghi circa la “mancata volontà dell’amministrazione comunale (committente e principale finanziatore del Progetto, ma anche di buona parte di questa Città, di collaborare al Progetto con serietà e metodo (comunicazione, partecipazione, programmazione e azione)” difendendo l’operato della Giunta e in un incontro a gennaio 2006 aveva dichiarato la volontà di far ripartire il Forum.Da allora sono passati cinque mesi, ma dopo il necessario passaggio in commissione ( 23 maggio) , il 3 luglio il Piano è finalmente approdato in Consiglio, assenti il Sindaco, Dott. Bruni ed il Presidente del Forum, Dott. Villani. Assenti anche i numerosi Attori partecipanti al Forum peraltro giustificati perché non avvertiti da alcuna comunicazione. La proposta di delibera è semplice e chiede:

  1. Di adottare il Piano d’Azione di Agenda 21 del comune di Como
  2. Di prendere atto che gli interventi a medio e lungo periodo previsti dal Piano d’Azione saranno individuati e sviluppati sulla base di provvedimenti dei competenti organi comunali in collaborazione con gli Attori del forum interessati
  3. Di prendere atto che la Giunta Comunale ha programmato per l’anno 2006 la realizzazione delle azioni a breve periodo in premessa richiamate e che eventuali impegni di spesa verranno assunti con differenti provvedimenti .

La discussione si fa subito accesa: interviene per primo Mario Lucini, capogruppo della Margherita. Chiede all’assessore ragione del ritardo tra la presentazione del Piano ( 7 giugno 2005) e la sua adozione, denuncia che la giunta ha modificato unilateralmente un’azione in modo proprio non partecipato e dichiara l’indisponibilità del suo gruppo a votare il punto 3 sul quale presenta un emendamento firmato da tutta l’opposizione. L’Ing. Tajana concorda con quanto già detto dal suo capogruppo, elogia il lavoro fatto dai partecipanti ai gruppi di lavoro e si compiace che finalmente venga messa mano al risanamento della rete fognaria, anche se teme che i tempi per la loro realizzazione possano andare oltre l’anno in corso. Elisabetta Patelli (Verdi) a sua volta concorda con le critiche sul modo con cui la giunta ha gestito tutto il processo di AG 21, nota come il Piano sia debole soprattutto per quanto riguarda tempi, risorse e partneships, rileva la mancanza di coerenza tra il Piano d’Azione e la politica di centro-destra, considerazione questa, espressa anche dal consigliere Rinaldi( DS) che evidenzia come l’approccio partecipato e sostenibile di AG 21 alla gestione della città sia poco riscontrabile negli atti della Giunta. Critiche al Piano giungono dal consigliere Aiani (Lega) che ritiene che alcune Azioni siano in ritardo di sette anni, che in alcuni gruppi ci fossero delle persone incompetenti e che il Consiglio o la Giunta avrebbe dovuto proporre alcune azioni dimostrative volte al risparmio energetico, quali ad esempio un’installazione di pannelli solari sul tetto della parte nuova del municipio. Tocca all’assessore rispondere: sentendosi attaccato attacca a sua volta, tralascia di rispondere nel merito lasciando così la minoranza ferma nelle proprie convinzioni. La seduta viene sciolta ed aggiornata al lunedì successivo. Il 10 luglio il sindaco è presente così come è presente in mezzo all’aula consigliare, vero e proprio coup de théatre, il plastico del progetto Ticosa. Si percepisce subito che l’attenzione dei consiglieri è ormai spostata su altre questioni: la Ticosa appunto ed il Piano Attuativo in discussione al punto successivo dell’O.d.G. Si va così velocemente al voto, prima dell’emendamento Lucini che chiede di stralciare il punto 3 dalla delibera, respinto per 18 voti contro 13, poi della delibera d’adozione che passa all’unanimità. Il Sindaco, la Giunta e il Consiglio con questo atto hanno inserito le 67 Azioni del Piano nell’agenda politica della nostra città, dichiarando quindi di condividerle. Ora tutti gli attori, le parti sociali interessate e tutte le persone di buona volontà hanno uno strumento in più a sostegno delle loro richieste, nel caso la Giunta si dimenticasse delle altre 59 Azioni. Perché, non avremo mica scherzato vero?


Chi dorme dove? Il caso del dormitorio pubblico di Como

Oggi a Como chi non ha un posto dove dormire, può trovare riparo da novembre a maggio fra le mura del dormitorio pubblico di via Tommaso Grossi. Si tratta dell’unica struttura gratuita di questo tipo disponibile in città. E’ dato in gestione alla Lila, ed è aperto circa sei mesi l’anno durante il periodo invernale. Quest’anno è stato chiuso il 15 maggio. Qualche giorno prima della chiusura, il consigliere comunale Luigi Nessi ha depositato un’interrogazione comunale riguardo la possibilità di avere un dormitorio aperto tutto l’anno, con risposta negativa. Il 14 maggio l’associazione Incroci ha inviato una lettera a sindaco, dr. Stefano Bruni, e all’assessore di riferimento, dr. Paolo Mascetti, chiedendo la stessa cosa ma senza risposta. Il 10 giugno 2006 sono iniziate le raccolte firme: una rivolta al Comune in cui si chiede di creare un dormitorio permanente, l’altra, rivolta alla Provincia, è una proposta di delibera popolare in cui si chiede di attivare forme di concertazione tra i vari enti interessati per creare un dormitorio permanente. Attualmente siamo sulle 700 firme per la provincia. Per il comune la stima è attorno alle 400. E’ di questi giorni la risposta data dall’assessore alla stampa: il dormitorio è per sua natura eccezionale e quindi può funzionare solo d’inverno, quando, per l’appunto, le condizioni meteo non permettono di dormire all’aperto.

Per firmare:

  • presso la mensa serale in via T.Grossi, 18 dalle 18.00 alle 20.30 (meglio se nei giorni di lunedì,mercoledì e venerdì)
  • presso iCoordinamento Comasco per la Pace -via Trieste 1 – Fino Mornasco;
  • presso il Centro Servizi per ilVolontariato – via San Martino 3 -Como.

Per leggere il testo della petizione e altre informazioni: www.incroci.org.

Per approfondire:


Il parco del San Martino: così lontano, così vicino.

Il parco del San Martino: così lontano, così vicino.

Riceviamo dalla Associazione Iubilantes la notizia dell’iniziativa prevista per Giovedì 29 giugno 2006 al Parco dell’ex Ospedale Psichiatrico di Como, che volentieri diffondiamo.

IL PARCO DEL SAN MARTINO….. COSI’ LONTANO…COSI’ VICINO!
Percorso storico e naturalistico nel parco dell’ex Ospedale Psichiatrico S. Martino
APPUNTAMENTO: ingresso VIA CASTELNUOVO 1 (EX OPP)
ORARIO: 19.45 di Giovedì 29 giugno 2006
ENTI PROMOTORI: Associazione Iubilantes, Luoghi non Comuni, Società Ortofloricola Comense
OBIETTIVO: contribuire a diffondere la conoscenza e la tutela di questa sentinella verde della città per valutarne l’eventuale possibilità di fruizione da parte della cittadinanza, in particolare come polo di educazione ambientale al servizio dell’utenza giovanile.
EVENTO: in tempi diversi, attraverso un suggestivo percorso botanico, Tino Tajana dell’associazione Iubilantes ripercorrerà storicamente le funzioni fondamentali svolte dalle strutture che compongono la cittadella, Emilio Trabella della Società Ortofloricola Comense darà voce al parco,Vito Trombetta e Mauro Fogliaresi dell’associazione Luoghi non Comuni guideranno al Bosco delle Parole Dimenticate. Momenti musicali accompagneranno le tappe più significative della serata a ingresso libero. In caso di cattivo tempo, la serata sarà rinviata a data da destinarsi.

Per maggiori informazioni: Soc.Ortofloricola Comense tel.031.531705 – e-mail: info@ortofloricola.it; Associazione Iubilantes tel. 031.279684 – e-mail: iubilantes@iubilantes.it