Chi dorme dove? Il caso del dormitorio pubblico di Como

Oggi a Como chi non ha un posto dove dormire, può trovare riparo da novembre a maggio fra le mura del dormitorio pubblico di via Tommaso Grossi. Si tratta dell’unica struttura gratuita di questo tipo disponibile in città. E’ dato in gestione alla Lila, ed è aperto circa sei mesi l’anno durante il periodo invernale. Quest’anno è stato chiuso il 15 maggio. Qualche giorno prima della chiusura, il consigliere comunale Luigi Nessi ha depositato un’interrogazione comunale riguardo la possibilità di avere un dormitorio aperto tutto l’anno, con risposta negativa. Il 14 maggio l’associazione Incroci ha inviato una lettera a sindaco, dr. Stefano Bruni, e all’assessore di riferimento, dr. Paolo Mascetti, chiedendo la stessa cosa ma senza risposta. Il 10 giugno 2006 sono iniziate le raccolte firme: una rivolta al Comune in cui si chiede di creare un dormitorio permanente, l’altra, rivolta alla Provincia, è una proposta di delibera popolare in cui si chiede di attivare forme di concertazione tra i vari enti interessati per creare un dormitorio permanente. Attualmente siamo sulle 700 firme per la provincia. Per il comune la stima è attorno alle 400. E’ di questi giorni la risposta data dall’assessore alla stampa: il dormitorio è per sua natura eccezionale e quindi può funzionare solo d’inverno, quando, per l’appunto, le condizioni meteo non permettono di dormire all’aperto.

Per firmare:

  • presso la mensa serale in via T.Grossi, 18 dalle 18.00 alle 20.30 (meglio se nei giorni di lunedì,mercoledì e venerdì)
  • presso iCoordinamento Comasco per la Pace -via Trieste 1 – Fino Mornasco;
  • presso il Centro Servizi per ilVolontariato – via San Martino 3 -Como.

Per leggere il testo della petizione e altre informazioni: www.incroci.org.

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