Il Consiglio Comunale ha adottato il Piano d’Azione AG21 del Comune di Como
L’assessore D’Alessandro l’aveva detto ed è stato di parola : ha portato in Consiglio comunale il Piano d’Azione di Agenda 21 del comune di Como e ne ha proposto l’adozione. Dopo le polemiche suscitate, tra novembre e dicembre 2005, dall’affrettata scelta di otto Azioni fatta in solitario dalla Giunta senza il prioritario passaggio in Consiglio per l’adozione e dalle dimissioni del Dott. Bartesaghi dall’incarico di coordinatore e responsabile scientifico di Agenda 21 Como, sembrava che il processo si stesse fermando.L’assessore D’Alessandro aveva rinviato al mittente le accuse del Dott. Bartesaghi circa la “mancata volontà dell’amministrazione comunale (committente e principale finanziatore del Progetto, ma anche di buona parte di questa Città, di collaborare al Progetto con serietà e metodo (comunicazione, partecipazione, programmazione e azione)” difendendo l’operato della Giunta e in un incontro a gennaio 2006 aveva dichiarato la volontà di far ripartire il Forum.Da allora sono passati cinque mesi, ma dopo il necessario passaggio in commissione ( 23 maggio) , il 3 luglio il Piano è finalmente approdato in Consiglio, assenti il Sindaco, Dott. Bruni ed il Presidente del Forum, Dott. Villani. Assenti anche i numerosi Attori partecipanti al Forum peraltro giustificati perché non avvertiti da alcuna comunicazione. La proposta di delibera è semplice e chiede:
- Di adottare il Piano d’Azione di Agenda 21 del comune di Como
- Di prendere atto che gli interventi a medio e lungo periodo previsti dal Piano d’Azione saranno individuati e sviluppati sulla base di provvedimenti dei competenti organi comunali in collaborazione con gli Attori del forum interessati
- Di prendere atto che la Giunta Comunale ha programmato per l’anno 2006 la realizzazione delle azioni a breve periodo in premessa richiamate e che eventuali impegni di spesa verranno assunti con differenti provvedimenti .
La discussione si fa subito accesa: interviene per primo Mario Lucini, capogruppo della Margherita. Chiede all’assessore ragione del ritardo tra la presentazione del Piano ( 7 giugno 2005) e la sua adozione, denuncia che la giunta ha modificato unilateralmente un’azione in modo proprio non partecipato e dichiara l’indisponibilità del suo gruppo a votare il punto 3 sul quale presenta un emendamento firmato da tutta l’opposizione. L’Ing. Tajana concorda con quanto già detto dal suo capogruppo, elogia il lavoro fatto dai partecipanti ai gruppi di lavoro e si compiace che finalmente venga messa mano al risanamento della rete fognaria, anche se teme che i tempi per la loro realizzazione possano andare oltre l’anno in corso. Elisabetta Patelli (Verdi) a sua volta concorda con le critiche sul modo con cui la giunta ha gestito tutto il processo di AG 21, nota come il Piano sia debole soprattutto per quanto riguarda tempi, risorse e partneships, rileva la mancanza di coerenza tra il Piano d’Azione e la politica di centro-destra, considerazione questa, espressa anche dal consigliere Rinaldi( DS) che evidenzia come l’approccio partecipato e sostenibile di AG 21 alla gestione della città sia poco riscontrabile negli atti della Giunta. Critiche al Piano giungono dal consigliere Aiani (Lega) che ritiene che alcune Azioni siano in ritardo di sette anni, che in alcuni gruppi ci fossero delle persone incompetenti e che il Consiglio o la Giunta avrebbe dovuto proporre alcune azioni dimostrative volte al risparmio energetico, quali ad esempio un’installazione di pannelli solari sul tetto della parte nuova del municipio. Tocca all’assessore rispondere: sentendosi attaccato attacca a sua volta, tralascia di rispondere nel merito lasciando così la minoranza ferma nelle proprie convinzioni. La seduta viene sciolta ed aggiornata al lunedì successivo. Il 10 luglio il sindaco è presente così come è presente in mezzo all’aula consigliare, vero e proprio coup de théatre, il plastico del progetto Ticosa. Si percepisce subito che l’attenzione dei consiglieri è ormai spostata su altre questioni: la Ticosa appunto ed il Piano Attuativo in discussione al punto successivo dell’O.d.G. Si va così velocemente al voto, prima dell’emendamento Lucini che chiede di stralciare il punto 3 dalla delibera, respinto per 18 voti contro 13, poi della delibera d’adozione che passa all’unanimità. Il Sindaco, la Giunta e il Consiglio con questo atto hanno inserito le 67 Azioni del Piano nell’agenda politica della nostra città, dichiarando quindi di condividerle. Ora tutti gli attori, le parti sociali interessate e tutte le persone di buona volontà hanno uno strumento in più a sostegno delle loro richieste, nel caso la Giunta si dimenticasse delle altre 59 Azioni. Perché, non avremo mica scherzato vero?