Un tratto di riva in cambio di una piscina

Un tratto di riva in cambio di una piscina

Pubblichiamo dal sito Salviamo le rive di Blevio.

Un tratto di riva in cambio di una piscina. Si vuole vendere un pezzo di territorio di grande valore paesaggistico e culturale per ottenere in cambio una attrezzatura di scarso valore, da inserire in un parco storico che verrebbe a sua volta gravemente danneggiato. Con una sola operazione si perderebbero due beni preziosi, pretendendo di trarne un beneficio per la comunità. L’Amministrazione Comunale di Blevio (Como) ha avviato la procedura di una Variante di PRUG (LR 23/1997 e LR 12/2005, art.25) denominata Piano Attuativo Compendio Villa Belvedere. Il proprietario è Achille Locatelli; i progettisti sono l’architetto Marco Gerosa ed il geometra Massimo Colombo. La Variante è stata adottata dal Consiglio Comunale il 12 aprile 2006. Le operazioni previste dalla Variante/Piano Attuativo sono tre:

  1. Incremento volumetrico della Villa Belvedere di 550 mc circa ovvero il 10% del volume esistente;
  2. Vendita della spiaggetta Belvedere col suo percorso di accesso previa cambio di destinazione urbanistica;
  3. Costruzione di un “lido” con piscina (”comunale”) come compensazione (pagamento) per l’acquisizione del terreno pubblico, come previsto da apposita convenzione; stima dell’intervento € 850.000.

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Comitato di solidarietà a Rumesh

Comitato di solidarietà a Rumesh

E’ stato uno degli avvenimenti più dolorosi degli ultimi mesi a Como. Un evento che non solo ha rischiato di spezzare la vita di un giovane immigrato che si stava inserendo nella nostra comunità, ma che ha certamente aperto una ferita profonda nel tessuto sociale della comunità comasca. Quanto è successo è noto a tutti. La sera del 29 marzo Rumesh Rajgama Acharige (questo il suo nome completo) è stato raggiunto alla testa da un colpo di pistola sparato da un agente del nucleo sicurezza della polizia locale di Como. Al di là delle responsabilità e delle interpretazioni su quanto accaduto, aspetti che competono alla magistratura, alle istituzioni, alla discussione politica e nella società civile, ci siamo posti innanzitutto il problema di aiutare Rumesh e la sua famiglia. Da qui è nata l’idea di dar vita a qualcosa di concreto che è poi sfociata in un Comitato. Il “Comitato per la solidarietà a Rumesh”, appunto, che ora è realtà. E’ nato, si è validamente costituito ed ha la propria sede in via Italia Libera 23. Ne fanno parte CGIL, CISL, UIL, ACLI e CARITAS oltre a alcuni privati cittadini tra cui la sorella di Rumesh, Malka. Scopo esclusivo del Comitato, che non ha fini di lucro, ed è aperto alla raccolta di adesioni, è promuovere una pubblica raccolta di fondi a favore di Rumesh e della sua famiglia, offrendo loro la possibilità di una vita dignitosa e la disponibilità economica per affrontare i bisogni di cura e riabilitazione conseguenti al ferimento. Proprio per dare un carattere di concretezza a questa iniziativa il comitato si è posto fin d’ora un obiettivo ben preciso: quello di raccogliere 25mila euro entro la fine del 2006. Si tratta di una somma considerevole ma certamente alla portata di una realtà come quella lariana che – anche contribuendo a questa iniziativa – può dar forma concreta a quella sensibilità e a quella generosità che i cittadini comaschi hanno dimostrato tante volte, in passato, di possedere.

COME SI PUO’ CONTRIBUIRE?

Aiutare Rumesh e la sua famiglia è semplice. Si può:

  • fare un versamento sul conto corrente presso la banca S. Paolo, filiale di Como, via Milano 178, intestato al “Comitato per la solidarietà a Rumesh”, coordinate bancarie n. 01025 10902 100000004058;
  • oppure rivolgersi alle sedi provinciali di CGIL, CISL, UIL, ACLI, CARITAS.

Naturalmente l’entità e l’uso dei fondi raccolti, verrà dettagliatamente rendicontato e reso pubblico e sarà soggetto alle norme di legge che presiedono alla raccolta pubblica di fondi per garantire assoluta serietà e trasparenza dell’iniziativa. Ora tocca ai comaschi vincere questa gara di solidarietà.


Come passa il tempo …

Quanto tempo è passato da quando un ragazzo di nome Rumesh è stato colpito alla testa da un colpo sparato da un vigile in borghese, perchè sospettato di essere un writer? Il contatore qui sotto serve a ricordarcelo, in uno con il fatto che da allora si aspettano risposte, dimissioni, esiti delle indagini e quant’altro.